3 giorni a Bangkok: cosa vedere, cosa fare e consigli pratici

Cosa vedere a Bangkok in 3 giorni? Le cose da vedere a Bangkok sono molte e una buona organizzazione sarà indispensabile per scoprire il meglio della città, una metropoli che vi affascinerà con i suoi templi, con i grattacieli moderni, con la storia millenaria. Ho trascorso a Bangkok 3 giorni e mezzo, ed è la soluzione che consiglio anche a voi per concedervi qualche ora di relax dopo il lungo volo intercontinentale che, nel mio caso, è atterrato verso mezzogiorno.

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Per semplicità l’itinerario che vi propongo è di 3 giorni, ma le attività della sera saranno quattro. Scegliete quella che preferite e collocatela nel giorno di arrivo.

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Come arrivare dall’aeroporto al centro di Bangkok

Arrivati all’aeroporto internazionale Suvarnabhumi, dopo aver passato il controllo alla dogana, potete raggiungere le zone più centrali di Bangkok in diversi modi, quelli che vi consiglio sono:

Taxi

Visto il suo costo molto conveniente (10 euro compresi pedaggi autostradali, ora potrebbero essere di più), vi suggerisco questo mezzo per vivere in comodità l’ultimo tratto del lungo viaggio che vi ha portati in Thailandia.

In aeroporto seguite le indicazioni “Public Taxi” e stampate da una delle macchinette il ticket che riporta il numero di corsia a cui arriverà il taxi a voi assegnato. Vi raccomando di cambiare un po’ di euro in baht prima di salire in taxi e di mostrare all’autista la vostra destinazione su Google Maps in modo che sia ben chiara. In condizioni di traffico normale, impiegherete 45/60 minuti a raggiungere la vostra destinazione finale a Bangkok.

Airport Link

Con una tariffa incrementale da 15 a 45 baht (45 cent – 1,20 euro), l’Airport Link vi collega a fermate di metro e skytrain, in modo che possiate poi raggiungere la stazione più vicina alla vostra destinazione. Sicuramente è più economico del taxi, ma valutate se vi conviene a seconda dei cambi che dovete fare, soprattutto se viaggiate con bagagli pesanti. Qui sotto una chiarissima mappa delle linee.

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Dove dormire a Bangkok

Bangkok è una città enorme, è davvero difficile ragionare per quartieri come si farebbe, ad esempio, in una città europea. Un consiglio che vorrei darvi di scegliere una struttura vicina ad una fermata dello Sky Train. Lo Sky Train è un treno sopraelevato ed è il mezzo più efficiente con cui potete spostarvi. E’ frequente e non risente del traffico soffocante di Bangkok. Potreste quindi iniziare la vostra ricerca dalle tre zone che vengono attraversate da questa linea: Sathorn, Silom e Siam.

Personalmente, ho scelto l’Eastin Grand Hotel a Sathorn. Non posso che consigliarvi questa struttura: elegante, comoda, dotata di tutti i comfort. Nonostante la zona di Sathorn non vanti particolare attrattive, la posizione è comodissima: dal terzo piano dell’hotel si accede direttamente alla fermata Surasak dello Sky Train. In qualche fermata sarete a Silom o Siam, in una sola fermata al molo per salire a bordo del Chao Phraya Express. Colazione abbondante, infinite pool al 14esimo piano, servizi e camere impeccabili. Cosa chiedere di più?

È stata una base davvero eccellente per il mio soggiorno di tre giorni a Bangkok.

dove dormire a bangkok

Assicurazione medica per il viaggio in Thailandia

Non vige alcun obbligo, ma la stessa Farnesina consiglia di sottoscrivere una polizza assicurativa sanitaria per l’intera durata del viaggio in Thailandia. Per quanto mi riguarda, non bisognerebbe mai lasciare l’Europa senza aver stipulato una buona assicurazione.

Vi suggerisco Heymondo, dove in pochi secondi riceverete il preventivo della vostra assicurazione e avrete la possibilità di scegliere tra diversi livelli di copertura o, se siete viaggiatori e viaggiatrici abituali, di sottoscrivere una conveniente polizza annuale. In quanto miei lettori e lettrici, potete usufruire di uno sconto immediato del 10%.

Cosa vedere a Bangkok: giorno 1

Complesso del Palazzo Reale

Vi suggerisco di trascorrere il primo giorno a Bangkok tra le attrazioni principali, quelle davvero imperdibili.
Puntate la sveglia presto e dirigetevi, come prima tappa, verso il complesso del Palazzo Reale. Parliamo di complesso proprio perchè non include solo il palazzo, ma una vasta serie di templi, statue e stupe, tra cui il famoso tempio del Buddha di Smeraldo (Wat Phra Kaew), probabilmente la meta di pellegrinaggio più famosa di tutto il paese.

Sono convinta che non ci sia modo migliore per entrare in contatto con la città: i templi, le statue e le strutture che ammirerete qui vi lasceranno a bocca aperta. Il costo di entrata è di 500 baht (circa 13 euro) e non dimenticate le regole per quanto riguarda l’abbigliamento: gambe e spalle coperte, altrimenti l’accesso vi sarà negato.

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Complesso del Buddha di Smeraldo (Wat Phra Kaew)

Wat Pho

Dopo una visita approfondita – e tante foto! – sarete pronti per la prossima meta, altrettanto famosa: il Wat Pho, ovvero il Tempio del Buddha Sdraiato. Si trova nelle vicinanze del Palazzo Reale e potrete raggiungerlo in circa 15 minuti a piedi costeggiandone le mura fino al lato meridionale. È decisamente unaa delle prime cose da vedere a Bankok nonchè una delle sue attrazioni più celebri.

Vi immaginate il Buddha sdraiato imponente? Credetemi, lo è di più. Misura 46m in lunghezza e 15m in altezza. Il corpo è rivestito d’oro, gli occhi e i piedi sono decorati con madreperla, e sulle piante dei piedi sono raffigurate 108 scene augurali abbellite da conchiglie in stile cinese e indiano. Davvero uno spettacolo! Passeggiare a piedi scalzi tra questi templi vi permetterà di essere subito abbracciati dall’atmosfera speciale dei luoghi e di condividerne la profonda spiritualità.

In altre parole, un’esperienza che va al di là delle cose che vedrete.

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Wat Pho

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Wat Pho – Dettaglio

Wat Suthat e Wat Saket (Golden Mountain)

Dal Wat Pho vi consiglio di prendere un taxi oppure un tuk tuk e dirigervi verso il Wat Suthat, decisamente meno affollato ed esteso dei precedenti, ma molto bello. Al suo esterno trovate anche il The Giant Swing, una sorta di altalena alta ben 30 metri, dalla valenza religiosa. Niente di troppo significativo, ma con la luce giusta potete scattare delle foto interessanti.

Da qui proseguite e piedi fino al Wat Saket, tempio conosciuto come The Golden Mountain. Troverete chiare indicazioni per raggiungerla e durante la breve passeggiata abbiamo percorso una via dedicata quasi interamente a laboratori per la lavorazione del legno, davvero interessante. Una volta raggiunta la Montagna d’Oro vi aspetta la scalata fino alla sua vetta: da cui potrete godere di una bella visuale della città.

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Wat Suthat

Khao San Road e Sky Bar

Dopo aver fatto il pieno di templi, Bangkok vi riserva anche un po’ di svago. La via più famosa di tutta la città, destinazione di ogni backpacker che si rispetti, vi sta aspettando  (anche se backpacker non lo siete). Khao San Road vi assorbirà nel suo caos, tra bancarelle, negozi e bar.

Inutile dire che Khao San Road sia uno tra i luoghi più turistici di tutta Bangkok, ma una passeggiata qui non può davvero mancare. Noi ci siamo dedicati ad un po’ di shopping e abbiamo ordinato un drink in uno dei tanti bar.

La giornata è stata lunga, ma non siete curiosi di ammirare le luci di Bangkok da uno dei famosi sky bar? All’epoca del mio viaggio lo Sky Bar del Lebua (sì, quello di Una notte da leoni 2!) era ancora una buona scelta: prezzi sì alti, ma tutto sommato affrontabili e di certo compensati dalla vista. Purtroppo negli ultimi anni i prezzi sono ulteriormente saliti, a fronte di un servizio sempre più scarso e talvolta poco cortese. La vista dal 64esimo rimane la stessa, e ha pochi eguali, ma temo che l’eccessiva fama abbia rovinato il Lebua di un tempo.

In alternativa potete visitare il Vertigo & Moon Bar, che alcuni preferiscono rispetto al Lebua. Non mancherò di visitarlo la prossima volta che passerò per Bangkok, inserendolo direttamente nel mio itinerario.

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Vista dallo SkyBar del Lebua

Riassumendo, ecco il piano del primo giorno:

  • Grand Palace e Wat Phra Kaew
  • Wat Pho
  • Wat Suthat
  • Golden Mountain
  • Khao San Road
  • Sky Bar

Cosa vedere a Bangkok: giorno 2

Giro dei canali di Thomburi

Non vi ripeto nemmeno di puntare la sveglia presto. E’ sottointeso! Potete però tirare un sospiro di sollievo sapendo che, seguendo questo itinerario, le prime ore della giornata le passerete comodamente (o quasi) seduti a bordo di una long tail boat. Recatevi presso uno dei moli principali (nel nostro caso quello di Sathorn, ma potete anche andare a Tha Chang o Tha Thien) e acquistate uno dei tour dei canali (khlongs) di Thonburi.

Consiglio che vale più o meno per qualsiasi cosa in Thailandia: concordate il prezzo prima di iniziare il tour! Vi suggerisco di optare per uno dei giri più lunghi, minimo di due ore, per assicurarvi di vedere qualcosa in più del minimo indispensabile. La scelta su dove andare è vasta, alcune tappe da non perdere: Khlong Mon, Klong Bangkok Noi e Klong Bangkok Yai, e anche il Museo delle chiatte reali, che contiene le barche splendidamente decorate e delle zattere assolutamente uniche in Thailandia. Se come nel nostro caso fate il tour nel weekend, fermatevi anche al mercato galleggiante di Tailing Chang.

Abbiamo pagato un totale di 1800 baht (circa 45 euro), quasi dimezzando la loro offerta iniziale. Ammetto però di non essere un’abile contrattatrice, quindi in stagioni meno affollate potreste spuntarla con 1500 baht. Abbiamo avuto la fortuna di essere gli unici a bordo della barca, e questo ha reso il tour più rilassante e ci ha permesso di scattare foto più in tranquillità.

Tornando al tour: è un piccolo viaggio sull’acqua. Essendo rimasta provincia autonoma, fino a quando non è stata incorporata nell’attuale Bangkok nel 1972, Thonburi, l’antica capitale Bangkok, ha evitato gran parte dello sviluppo moderno che vedete altrove. La sua rete artificiale di khlongs, i canali, conserva gran parte del suo fascino originario. Navigare tra le palafitte e le abitazioni costruite interamente sull’acqua è un’esperienza che senza dubbio rimarrà impressa nei vostri ricordi thailandesi. Sarà inevitabile sbirciare all’interno di queste case e rimanere stupiti davanti allo stile di vita delle persone che le abitano.

Questo spaccato di vita di Bangkok e il forte contrasto tra i canali e i grattacieli a poche centinaia di metri di distanza sono degli aspetti da non perdere quando si visita la città. Dopo esser passati anche dal mercato galleggiante di Tailing Chang (peccato non essere scesi, insistete con il vostro autista e fate in modo che si fermi) e il museo della chiatte reali, abbiamo terminato il tour facendoci lasciare, come concordato all’inizio, al Wat Arun, il tempio dell’alba.

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Wat Arun

Il Wat Arun, il Tempio dell’alba, è sicuramente nella lista di cosa vedere a Bangkok in tre giorni. Potete salire in cima dopo una ripida scalata ed avere una bella visuale della città a 360°. L’ingresso viene 100 baht e lo stile di questo complesso è tipicamente birmano, noterete quindi molta differenza rispetto ai templi visitati il giorno precedente.

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Chinatown e Siam

Salite ora a bordo di un battello e attraversate il Chao Praya sbarcando al Tha Ratchawong Pier, il molo di Chinatown. Preparatevi ad entrare nel caos più profondo e sregolato della città. Sostenere che Chinatown sia bella è un’eresia, ma che sia da vedere è altrettanto indubbio. Qui rischiate davvero di perdervi tra gli street market e i vicoli, mentirei se vi dicessi che ricordo il nome di tutte le vie percorse.

Se volete concentrarvi su due vie in particolare, storiche di Chinatown, percorrete Sampang Lane (o Sampheng Lane) e il Trok Itsaranuphap, un vicolo strettissimo al cui interno troverete banchi con in vendita il cibo più improbabile che abbiate mai visto. So che dalle premesse sembra un posto orribile, ma vi assicuro che la vostra visita a Bangkok sarebbe incompleta se non vedeste anche questo, compresi i topi che scorrazzano sotto le stesse bancarelle che cucinano cibo. Addentrandovi tra le vie dei mercati potreste scontrarvi con qualche immagine un po’ forte, è giusto avvisarvi.

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Chinatown in tutta la sua confusione!

Da Chinatown dirigetevi verso la stazione principale di Hua Lamphong, passando per il Wat Traimit. Poco interessante architettonicamente è però famoso perché custodisce al suo interno una statua del Buddha tutta in oro massiccio alta 3 metri e pesante 5 tonnellate. Noi eravamo davvero sfiniti e ci abbiamo buttato un occhio di passaggio.

Non avendo ancora pranzato abbiamo preso un taxi e siamo passati ad una vicina ma completamente diversa zona della città, Siam, per mangiare qualcosa alla Food Court del Siam Paragon, uno dei centri commerciali più belli di Bangkok. Consiglio di visitare uno dei centri commerciali per pranzo in modo da ottimizzare i tempi, a meno che non siate interessati allo shopping. Spesso hanno infatti dei piani dedicati al cibo, sicuramente non economici per gli standard Thai, ma molto belli e ricchi di alternative al cibo thai, da cui, ogni tanto, va bene prendersi una pausa.

Jim Thompson’s house

L’itinerario del secondo giorno è quasi giunto a conclusione. Ma prima di rientrare al vostro alloggio c’è un’altra meta interessante a breve distanza da Siam Square: la Jim Thompson’s house. Jim Thompson è stato un imprenditore statunitense che aiutò a rivitalizzare l’industria tessile thailandese della seta negli anni Cinquanta e Sessanta. E’ possibile visitare la sua casa, in pieno stile Thai, a cui si accede solo con tour guidato di una mezz’ora abbondante.

Premetto però una cosa, la gentile ragazza che ci ha accompagnato nel tour parlava un Inglese assolutamente incomprensibile! Quindi, un consiglio: informatevi e studiate un pochino prima di entrare. Vi do un ultimo suggerimento: una volta terminato il tour, c’è una navetta gratuita che vi riporta alla fermata dello sky train. Sono pochi metri, ma dopo una giornata così intensa farà comodo, noi l’abbiamo apprezzata.

Patpong

La serata, dopo esservi riposati a dovere, dedicatela ad un mercato. Una passeggiata nel quartiere di Patpong e nel suo Night Market, per quanto turistico, è comunque divertente. Altrimenti optate per il Pak Khlong Talat, il Mercato dei Fiori, che nella sera è proprio al massimo della sua attività. Mi dispiace non esserci stata, ma so che è molto apprezzato e lo inserisco tra le mete per la prossima visita.

Riassumendo, ecco il piano del secondo giorno:

  • Giro dei khlons di Thonburi
  • Wat Arun
  • Chinatown
  • Wat Traimit
  • Siam e Jim Thompson’s House
  • Patpong Night Market o Pak Khlong Talat

Cosa vedere a Bangkok: giorno 3

Ayutthaya

Oggi la sveglia dovete puntarla ancora prima dei giorni precedenti. Si parte alla volta di Ayutthaya, distante circa 80 km da Bangkok e Capitale del Siam dal XIV al XVIII secolo. Ne visiterete il Parco Storico, patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1991. Si tratta di una vasta isola circondata ai quattro lati da tre fiumi e un canale che custodisce le rovine dell’antica città, quasi completamente distrutta nel ‘700 a seguito di attacchi da parte dei Birmani.

Per quanto riguarda i trasporti, come arrivare e come muovervi ad Ayutthaya, vi rimando al post dedicato, in cui vi suggerisco anche un paio di trucchetti utili per risparmiare e non cadere nelle trappole per turisti.

Se le info dettagliate al momento non vi interessano, vi basterà sapere che si può raggiungere sia in treno che in minivan. Vi consiglio sicuramente il primo, perchè vi permette di entrare veramente in contatto con i mezzi e lo stile di vita thai, ad un prezzo veramente irrisorio di 20 baht (50 cent) per un viaggio di circa un’ora e mezza.

Vi consiglio poi di ingaggiare un tuk tuk e farvi portare in giro, il sito è davvero ampio e a piedi sarebbe una sfaticata, diciamolo. L’idea della bici ci piaceva, ma faceva decisamente troppo caldo! Le tappe che non potete perdere nel vostro tour sono:

  • il Wat Pra Si Sanphet, il più importante complesso di templi che anticamente custodiva un Buddha di 16 mt ricoperto da 250 kg d’oro e famoso per i tre stupa a forma di campana posti in fila al centro.
  • il Wat Phra Mahathat, dove trovate la famosa testa di Buddha incastonata tra le radici di un albero.
  • il Wat Ratcha Burana, uno dei templi antichi meglio conservati.
  • il Wat Phra Ram, uno dei pochi esempi di architettura khmer.

Di templi da vedere ce ne sarebbero tantissimi altri, tra cui il Wat Chai Wattanaram, un po’ più dislocato, e il Wat Yai Chaimongkhon. Quelli che ho elencato sono quelli che ci ha proposto il nostro autista facendo un giro di circa 2 ore e mezza. Si sarebbe potuto vedere qualcosa in più con 3 ore, quindi vi consiglio di arrivare con le idee ben chiare su cosa volete vedere.

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La famosa testa di Buddha incastonata tra le radici – Wat Mahathat

Bang Pa-In Palace

Ma non tutto il male viene per nuocere, infatti siamo tornati in tempo per prendere il treno che ci ha portati alla fermata di Bang Pa-In, da cui abbiamo potuto visitare l’omonimo palazzo, detto anche Palazzo d’Estate. Non mi dilungo qui sulle questioni logistiche, per cui vi rimando nuovamente al post.

La visita ci è piaciuta tantissimo! Lo stile è un misto neoclassico francese, gotico vittoriano, cinese e thai tradizionale. Si potrebbe pensare che tutti questi stili non possano convivere, ma in realtà è un luogo di grande eleganza e fascino. La passeggiata tra i giardini impeccabili sarà piacevole e reputo che una sosta al Bang Pa-In Palace sia d’obbligo di ritorno da Ayutthaya.

Il costo di entrata è di 100 baht e tengo a sottolineare che questo è il luogo in cui i controlli sull’abbigliamento sono stati più rigidi. Sono stata assalita (per modo di dire!) da due ragazze dello staff che hanno provveduto personalmente ad avvolgermi completamente nel pareo che avevo legato in vita e a farmi indossare il golfino a maniche lunghe con cui già mi stavo coprendo le spalle. Ma le regole sono regole e vanno rispettate, di certo qui il controllo è stato molto severo.

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Asiatique

Una volta tornati a Bangkok e, come al solito, dopo aver recuperato un po’ di forze, vi consiglio di chiamare un taxi e farvi portare ad Asiatique. Asiatique è un complesso di costruzione recente situato sulla sponda est del Chao Praya nella zona sud della città. Qui trovate ristoranti con musica dal vivo, bar e tantissimi negozietti.

Ci è piaciuto molto. Ha sicuramente un’impronta un po’ più occidentale e “regolata” ma abbiamo anche trovato delle belle cose da acquistare ad ottimi prezzi. Se poi proprio non potete resistere, fate anche un giro sulla ruota panoramica!

Riassumendo, ecco il piano del terzo giorno:

  • Ayutthaya
  • Bang Pa-In Palace
  • Asiatique

Ho cercato di riassumere quanto più chiaramente possibile il mio itinerario di 3 giorni a Bangkok, una delle città più caotiche ma affascinanti del mondo. Spero vi sarà utile per la vostra visita in questa città che non vi lascerà indifferenti.

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

20 Comments

  1. Salve Martina sto leggendo il tuo itinerario con molto interesse ma non ho trovato nulla sul famoso mercato ferroviario. Quanto tempo si impiega per raggiungere il sito o del mercato galleggiante le come incastrarlo nei giorni di permanenza a Bangkok. Grazie per la tua risposta

    • Ciao Antonella,

      non c’è scritto nulla perchè non ci sono stata 🙂

      Si tratta di una gita giornaliera molto classica, una buona soluzione che include pick-up in hotel e guida in Italiano la trovi a questo link.

      Se andrai, fammi sapere!

      Martina

  2. Ciao Martina! Grazie mille per il prezioso lavoro che fai, sto organizzando il mio viaggio per Natale in Thailandia e i tuoi consigli sono sempre utilissimi. Ho solo un dubbio che spero tu mi potrai sciogliere. Sarò in Thailandia per 10 giorni effettivi e volevo visitare sicuramente Bangkok e Chiang Mai. Secondo te ha senso aggiungere 3 giorni di mare? E nel caso cosa consiglieresti? Ho visto che Ko Samet è quella più vicina ma ho paura che per fare tutto alla fine faccio le cose troppo di corsa e non sono sicura che la località valga la pena.

    Ti ringrazio,
    Francesca

    • Ciao Francesca,

      prima di tutto apprezzo molto il tuo ringraziamento. 🙂
      Dieci giorni in effetti sono un po’ pochi per prevedere tutte e tre le tappe, ma se proprio non volessi rinunciare al mare forse valuterei anche Phuket.
      Logisticamente è una delle località più comode da raggiungere e, facendo delle scelte ponderate, potresti vedere dei posti molto belli, soprattutto con escursioni giornaliere.
      Di Koh Samet non ho esperienza diretta, non è tra le isole più spettacolari ma dovrebbe essere più tranquilla, cosa che a Natale non guasterebbe.

      Ti suggerisco di guardarti un po’ di foto ed itinerari in queste due località specifiche e vedere se una delle due ti ruba il cuore, da giustificare un itinerario un po’ serrato.
      Per Phuket so per certo che di voli ce ne sono molti ogni giorno.

      Ciao!

      Martina

  3. Ciao Martina,

    grazie mille per la tua spiegazione! Una domanda, vedo che consigli di stare vicino allo skytrain per muoversi facilmente, però mi sembra di vedere che nella parte più storica e centrale di Bangkok lo skytrain non arrivi. Per raggiungere zone come il Palazzo Reale e dintorni bisogna comunque muoversi in metropolitana?

    Grazie!

    • Ciao Elisabetta,

      Bangkok è una metropoli immensa quindi la concezione di “centro” è molto diversa da quella a cui siamo abituati.
      Per lo stesso motivo, non esiste una zona decisamente migliore di un’altra per soggiornare con l’idea, ad esempio, di girare a piedi la sera (a parte forse Khao San Road, che però risulta scomoda e non molto collegata). Va a preferenze e la cosa importante è avere delle fermate vicine.

      Lo skytrain è insieme alla metro il mezzo più comodo per spostarsi perchè non risente del traffico. Poi, per raggiungere la zona del Palazzo Reale dall’hotel che suggerisco avevo utilizzato il trasporto pubblico via fiume, che è stato anche interessante provare. Per il resto taxi e tuk tuk sono sempre dei buoni alleati a Bangkok, con però sempre il problema del traffico.

      Martina

  4. Ciao Martina, grazie per le tue preziose informazioni. Io e mio marito partiremo il 20 di ottobre per la Thailandia. Per i primi due giorni seguiremo sicuramente le tue istruzioni, mentre per il terzo giorno avremo intenzione di prendere un taxi e farci portare prima al palazzo di Bang Pa In, poi ad Ayutthaya, facendo le relative visite, per arrivare poi in serata a Pitsanoluk e pernottare lì. Cosa ne pensi? E’ fattibile? Grazie infinite.
    Luanna

    • Ciao Luanna,

      fare tutto in una giornata potrebbe essere stancante, Phitsanulok in auto dista da Ayuuthaya circa 5 ore.
      Arriverete la sera molto tardi, il che può non essere un grosso problema effettivamente.
      Temo però che con il taxi possa costarvi davvero molto, considera che poi il tassista dovrà tornare a Bangkok.
      In alternativa potreste considerare di andare in taxi ad Ayutthaya (anche se non risparmierete molto tempo rispetto al treno) e poi spostarvi in treno a Phitsanulok, dovrebbe impiegare circa 4 ore.
      Se fossi in te chiederei prima di tutto un preventivo per il driver e poi deciderei 🙂

      Martina

      • Ti ringrazio per la risposta. Allora vorrei chiederti un’altra cosa, come lo organizzeresti tu il viaggio da Bangkok a Chang Mai da effettuarsi in tre giorni e quali sono le cose che non dovrebbero mancare in questo tour? Chiedo troppo? Ma sai, noi è la prima volta che viaggiamo in oriente e non siamo ancora molto pratici delle distanze e dei mezzi di trasporto. Abbiamo sempre viaggiato in Sudamerica o nel Nordamerica o in Europa, per cui siamo un po’ spaesati!!!!
        Grazie di nuovo
        Luanna

  5. Ciao Martina noi arriviamo a Bangkok il 13 ottobre alle otto del mattino quindi, confidando nella nostra resistenza (!), vorrei provare a fare le tappe che tu consigli per il primo giorno in quello stesso giorno. Ci fermiamo di sicuro il 13 sera e il 14 sera, mentre il 15 e stavo pensando di pernottare già a Chiang Mai, per fare più giorni li. Mi chiedevo se secondo te sarebbe fattibile fare la giornata ad Ayutthaya e poi andare in aeroporto a prendere direttamente quella sera l’aereo per Chiang Mai. Non mi è chiaro se gli spostamenti sono così flessibili. I voli interni mi pare di capire che partono da un aeroporto più piccolo…
    Inoltre ti vorrei chiedere se mi consiglieresti Koh Lipe anche alla fine di ottobre oppure devo prediligere la costa est?
    Grazie!

    • Ciao Viviana,

      fare l’itinerario del primo giorno atterrando alle 8 non è possibile. Oltre alla stanchezza (che secondo me è motivo sufficiente) devi calcolare la coda all’immigrazione, il ritiro bagagli, l’arrivo a Bangkok ed il check in in hotel. Tutte queste procedure possono avere durata variabile, ma non credo sarete operativi prima delle 11-12. Ti consiglio quindi senza dubbio di aggiungere almeno un giorno a Bangkok, anche se a mio modesto parere 3 sono il minimo.

      Per quanto riguarda Ayutthaya e Chiang Mai tutto dipende dall’orario del volo. Considera che devi rientrare da Ayutthaya (il mio treno ad esempio era in ritardo di 1h), prendere i bagagli ed arrrivare al Don Mueang. Ancora una volta, la vedo dura. Ti consiglio di dormire a Bankok e spostarti a Chiang Mai con il primo volo del mattino. A differenza della capitale, là la giornata non sarà assolutamente persa e potrai sfruttarla quasi al massimo.

      Sull’ultimo punto non esiste una risposta, va a fortuna. Ottobre è uno dei mesi più piovosi in Thailandia e la fine di ottobre è un periodo di transizione. Alcuni anni è meglio da una parte, altri viceversa. Pur tendendo anche io ad organizzare tutto nel minimo dettaglio, questo sarebbe uno dei pochi casi in cui deciderei sul posto guardando le previsioni. La stagione è bassa, non avrai problemi a trovare da dormire anche all’ultimo, e potrai scegliere la zona dal tempo più clemente. Mi rendo conto che è un bel punto di domanda con cui partire, ma a mio parere beccarsi tutti giorni di pioggi al mare non ha senso. Koh Lipe inoltre è la più difficile da raggiungere e quella che offre minori diversivi in caso di maltempo. Da valutare bene, quindi. Considera altrimenti anche Phuket o Koh Samet (teoricamente una delle meno piovose, ma sempre a fortuna!).

      Spero ti esserti stata utile, ti ho scritto le cose “come stanno” sperando che tu possa organizzare il viaggio al meglio 🙂

      Martina

  6. Ciao Martina,da Chiang mai scenderò a Sukhotay e poi bangkok,che mezzo ci consigli? avrei un giorno per fermarmi ad aytthaya prima di arrivare a Bangok,invece di ritornarci,cosa mi consigli?
    Grazie!

    • Ciao Daniela,

      considerando che Sukothai non ha una sua stazione ferroviaria ti consiglio di spostarti in bus.
      Tieni presente che in totale si tratta di un viaggio abbastanza lungo, circa 6 ore a tratta. Se decidi di fare stop ad Ayutthaya, poi Bangkok ti consiglio di raggiungerla in treno come consiglio nel post. I bus comunque dovrebbero essere abbastanza frequenti e online dovresti poter reperire gli orari aggiornati 😉

      Martina

  7. Ciao Martina, sto pensando di andarci per una settimana a febbraio. Ovviamemte non potrò vedere tutte queste cose. Calcolando che mi interessano soprattutto siti archeologici e. citta antiche, avresti qualche consiglio?

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