L’Alsazia è una regione situata al confine tra Francia e Germania, si tratta di un’area ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Associamo l’Alsazia alle sue curate cittadine medievali con case a graticcio, ma in questo itinerario di tre giorni vi attendono anche vigneti che si estendono a perdita d’occhio ed una cucina che riflette le influenze delle due nazioni confinanti. Se vi state chiedendo cosa vedere in Alsazia in tre giorni, proseguendo nella lettura troverete il mio itinerario con mappa e tanti consigli utili che voglio condividere.
L’Alsazia rappresenta un vero crocevia di tradizioni e culture, è una meta perfetta durante tutto l’anno, ma nel periodo natalizio diventa davvero imperdibile. Lo spirito del Natale qui aleggia ovunque, è davvero tangibile. Il mio itinerario si è svolto proprio nel mese di dicembre ma si adatta ad un viaggio in Alsazia in qualsiasi periodo, soprattutto se la vostra priorità è visitare le cittadine più belle della regione.
Come arrivare in Alsazia
Raggiungere l’Alsazia in aereo
L’aeroporto di riferimento dell’Alsazia è quello di Strasburgo, che purtroppo non offre molti collegamenti con l’Italia ad eccezione di tre rotte Volotea da Roma, Palermo ed Olbia. La seconda alternativa è quella di atterrare all’EuroAirport di Basilea-Mulhouse-Friburgo, si chiama così proprio perchè “condiviso” tra Svizzera, Francia e Germania. Basti pensare che troverete due uscite differenti, una in territorio svizzero ed una in territorio francese. Curioso, vero?
Raggiungere l’Alsazia in auto
Rimane poi sempre valida la possiblità di raggiungere l’Alsazia in auto se la distanza lo consente, quindi in linea di massima se partite dalle regioni di Nord-Ovest. Da Padova il viaggio sarebbe stato di più di 7 ore e, trattandosi di un itinerario di tre giorni, non era una tratta che eravamo disposti a percorrere in macchina. Se raggiungerete l’Alsazia in macchina non dimenticate di acquistare la vignetta necessaria per il transito in Svizzera: costa poco più di 40 euro ed ha validità annuale.
Raggiungere l’Alsazia in treno o bus
Volendo raggiungere l’Alsazia in treno, anche in questo caso dovrete arrivare a Basilea da Milano per poi proseguire verso Colmar o Strasburgo. Disponibili anche tratte FlixBus da Milano per entrambe le città.
Come muoversi in Alsazia: mezzi pubblici o auto a noleggio?
Il modo migliore per muoversi in Alsazia è l’auto a noleggio, che vi garantirà piena libertà nell’organizzazione del vostro itinerario di tre giorni. Come sempre vi suggerisco di confrontare le offerte su Discover Cars in modo da trovare quella più conveniente per le vostre date di viaggio. Un consiglio importante da tenere a mente è di inserire il codice IATA francese dell’areoporto e non quello svizzero, quindi MLH e non BSL. Le tariffe saranno sensibilmente inferiori.
Nel caso preferiate evitare il noleggio e la guida, muoversi in Alsazia con i mezzi pubblici è possibile, anche se per ovvi motivi metterà qualche paletto in fase di pianificazione. Quello natalizio potrebbe essere il periodo più semplice da questo punto di vista, in quanto oltre al normale servizio di bus ne viene attivato uno di navette chiamate Navettes de Noël che collegano i principali paesi della zona. Vi suggerisco di acquistare i biglietti in anticipo qui.
In aggiunta è attivo anche un bus hop on-hop off, si chiama kut’zig, dedicato in particolare alla Route du Vins d’Alsace, la strada dei vini. Compie un percorso ad anello tra Colmar, Ribeauvillé, Hunawihr, Riquewihr, i vigneti di Kaysersberg, Turckheim ed Eguisheim.
Infine i treni regionali francesi TER collegano Basilea, Colmar e Strasburgo.
Dove dormire in Alsazia
Noleggiare o meno un’auto condizionerà la vostra scelta su dove alloggiare durante il viaggio in Alsazia. Se sarete autonomi negli spostamenti potrete tranquillamente evitare i centri, soprattutto se siete alla ricerca di una soluzione economica. La zona infatti influisce molto sul prezzo, hotel e b&b nei centri principali hanno dei prezzi molto più alti rispetto a quelli più periferici.
Se noleggerete l’auto non posso che suggerirvi il magnifico b&b in cui ho alloggiato a Hilsenheim, tra Colmar e Strasburgo. L’accoglienza è stata calorosa, la camera è arredata con gusto e la colazione deliziosa. Inoltre il rapporto qualità prezzo è davvero ottimo.
La prima notte l’abbiamo invece trascorsa a Basilea, visto l’arrivo in tarda serata del nostro volo. Vi suggerisco questa sistemazione semplice ed economica vicina all’aeroporto.
Cosa vedere in Alsazia in tre giorni: i paesi più belli
Itinerario di tre giorni in Alsazia: giorno 1
Kaysersberg
La prima giornata in Alsazia è iniziata con la visita di Kaysersberg. Non è tra i paesi che si sentono nominare più spesso ma vale assolutamente una sosta per il centro storico perfettamente conservato. La via principale, Rue du Général de Gaulle, è ricca di scenografiche case a graticcio e bei palazzi. Impossibile non fermarsi ad ammirare la vetrina della Pasticceria Loewert, dove abbiamo notato per la prima volta il kougelhopf, dolce tipico alsaziano simile ad un piccolo pandoro. Raggiungete il Ponte Fortificato per una bella visuale sul fiume e, tempo permettendo, in 10-15 minuti a piedi dal centro potrete raggiungere anche il Castello.
Ribeauvillè
La seconda tappa della giornata è stata Ribeauvillè. Il paese si sviluppa lungo la Grand Rue, dove consiglio di passeggiare con il naso all’insù ammirando le case tradizionali ed in particolare la Maison Pfifferhus, la casa dei pifferai. A Ribeauvillè i rimandi al Medioevo sono frequenti, tanto che il mercatino natalizio è chiamato Marché de Noël médiéval. Ricordate però che nel 2024 si tiene in due soli weekend: 7-8 dicembre e 14-15 dicembre. Qui abbiamo assaggiato per la prima volta la tarte flambée, cibo tipico che troverete di frequente in tutti i mercatini alsaziani.
C’è anche un altro importante evento folkloristico che si celebra a Ribeauvillè: la Festa dei Menestrelli. Se sarete da queste parti la prima domenica di settembre non perdetelo, si tratta del festival più antico dell’Alsazia.
Bergheim
La prima giornata del nostro itinerario di tre giorni in Alsazia termina a Bergheim, paese molto più piccolo e raccolto dei precedenti. Il mercatino natalizio che troverete qui è più essenziale, ma anche meno turistico, dunque più tranquillo. Non reputo Bergheim una tappa fondamentale, ma se passate di qua può valere una breve sosta.
Itinerario di tre giorni in Alsazia: giorno 2
Strasburgo
Se vi state chiedendo cosa vedere in Alsazia la sua capitale, Strasburgo, è sicuramente una meta da inserire nell’itinerario di viaggio. Conosciuta per la sua storia unica e la sua architettura straordinaria, Strasburgo ospita la magnifica cattedrale gotica di Notre-Dame, di cui potrete scattare la foto perfetta percorrendo Rue Mercière. Il centro storico, chiamato Grande Île, è un sito patrimonio dell’UNESCO e presenta pittoresche case a graticcio, canali e stradine medievali. Altri punti da non perdere sono Maison Kammerzell, edificio del 1427 e, se visitate Strasburgo sotto Natale, i mercati di Place Broglie, Place Kléber e la più piccola Place du Temple Neuf. Rue de Orfèvres, invece, tra le più belle a livello di decorazioni.
La parte più romantica del centro di Strasburgo, quella che più corrisponde allo stereotipo di Alsazia, è la Petite France. Si sviluppa nei pressi del fiume e regala dei bellissimi scorci, è come trovarsi in un piccolo paese all’interno della città. Particolarmente affascinante, oltre al lungofiume, anche Rue du Bains-aux-Plantes.
Obernai
La cittadina di Obernai è stata una delle scoperte più gradite durante l’itinerario di tre giorni in Alsazia: se ne sente parlare poco, eppure è davvero meravigliosa. Sicuramente consigliata per una passeggiata tra vie e mercatini, il giusto compromesso tra le cittadine più grandi e i borghi più piccoli.
Itinerario di tre giorni in Alsazia: giorno 3
Riquewihr
Si tratta di una delle tappe più note dell’Alsazia ed è la cittadina che ha ispirato l’ambientazione de La Bella e la Bestia. Il paese è davvero curato e scenografico, tra case a graticcio e viste sulle vigne. Pensate che è stato nominato tra i più belli di tutta la Francia.
La sua fama porta ad un affollamento eccessivo nei weekend (soprattutto quelli pre-natalizi), tanto che abbiamo rinunciato a visitarla nei giorni precedenti, rimandandola a lunedì. È stata un’ottima decisione, se potete vi suggerisco di fare lo stesso, oppure di visitarla la mattina presto. Così facendo siamo anche riusciti a lasciare l’auto nel parcheggio più comodo, appena fuori le porte della cittadina.
Colmar
Colmar è probabilmente la più pittoresca tra le cittadine alsaziane. Qui trovate riassunta l’essenza della regione, a partire dall’architettura, fino ai negozi, passando per il centro medioevale. A Natale Colmar emana spirito natalizio da ogni via, ogni facciata, ogni piazzetta.
La zona più caratteristica di Colmar è quella de La Petite Venise, d’altronde viaggiando abbiamo imparato che una “piccola Venezia” c’è praticamente ovunque. Qui è particolarmente graziosa e, tra le altre cose, permette anche di fare un giro in barca di circa 30 minuti lungo il canale principale, al costo di 8 euro. Magari non un’esperienza imperdibile, ma senza dubbio un modo originale per vedere questa zona della città da un’altra prospettiva. Lungo questo canale, La Lauch, troverete anche i ponti più scenografici di Colmar.
Allungate poi la passeggiata esplorando il Quai des Tanneurs, il quartiere dei conciatori, e il Quai de la Poissonnerie, quello dei pescatori.
Proseguendo poi leggermente verso ovest vi troverete nei pressi della Gran Rue, dove si alternano edifici storici, piazzette e vie tutte da esplorare. Tra i palazzi più iconici, soprattutto a Natale, non perdete la maison Au Vieux Pignon, casa a graticcio che risale al 1588 e famosa per le sue decorazioni. Altro edificio curioso è la Maison des Têtes, decorata con le sculture di 106 teste.
Colmar è una cittadina abbastanza grande, che meriterebbe di essere visitata con un po’ più di tempo a disposizione. Offre infatti diversi punti di interesse: tra le attrazioni principali vanno menzionate la collegiata di San Martino, il Museo Unterlinden, che ospita opere d’arte medievali e rinascimentali, e la Casa Pfister, simbolo dell’architettura rinascimentale alsaziana. Durante una visita un po’ più rapida sarà comuqnue possibile ammirare gli edifici esternamente.
Eguisheim
Il nostro itinerario di tre giorni in Alsazia si chiude con una passeggiata all’imbrunire nel romantico borgo di Eguiheim, una piccola cittadina a pianta rotonda in cui la strada principale ne segue la conformazione. Le decorazioni natalizie qui sono più sobrie, ma sempre presenti. Vi consiglio senza dubbio di inserire questa tappa nell’itinerario, tenete però in considerazione che qui i mercatini di Natale non offrono granchè a livello di cibo, quindi per questo scopo preferite quelli di altre cittadine.
È invece la tappa ideale per una passeggiata più tranquilla e un tè o caffè pomeridiani.
La mappa dell’itinerario di tre giorni in Alsazia
Dove mangiare in Alsazia
Uno dei vantaggi di visitre l’Alsazia durante il periodo natalizio è la possibilità di trovare sempre qualcosa di sfizioso da mangiare tra un mercatino e l’altro, a dei costi anche relativamente economici. Noi abbiamo sempre preferito questa opzione per pranzo, per la cena invece abbiamo preferito riservare dei ristoranti ed assicurarci un tavolo al caldo.
Il ristorante che ho apprezzato di più è A La Couronne a Diebolsheim, ottimo suggerimento della nostra host. Consiglio anche La Couronne a Scherwiller, il menu è meno particolare ma il locale molto bello, soprattutto a Natale. Attenzione ai nomi, quasi uguali (deve piacere molto questo discorso della corona).
Alla prossima,
Martina