Cosa vedere al Cairo in 2 giorni: tappe e cosa sapere

Una premessa doverosa: due giorni al Cairo non sono molti. Parliamo di una delle metropoli più grandi al mondo che, tra città vera e propria e dintorni, meriterebbe di sicuro più tempo. Due giorni di visita inseriti nel vostro itinerario fai da te in Egitto permetteranno tuttavia di visitarne le tappe principali, dando la precedenza al patrimonio archeologico ma senza tralasciare alcuni punti di interesse storico fondamentali della città.

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Come visitare il Cairo e dintorni

Sapete quanto ami organizzare le mie giornate di viaggio in autonomia, ma Il Cairo è uno di quei posti in cui un tour organizzato (o comunque il supporto di una guida) vi solleverà da non pochi problemi, soprattutto logistici. Concentrare infatti in un paio di giorni la visita delle principali tappe di interesse archeologico e di alcune attrattive della città non è per nulla facile. Parliamo di una metropoli enorme e dispersiva caratterizzata da un traffico sregolato, muovendovi in autonomia perdereste gran parte del tempo nel decidere come spostarvi tra un punto e l’altro.

Vi suggerisco quindi di aderire ad un tour organizzato o ad una visita privata, tenendo presente queste accortezze:

  • numero di partecipanti: in caso di tour condiviso, prestate attenzione al numero di partecipanti. Sarà un itinerario intenso dal punto di vista delle spiegazioni, un gruppo numeroso potrebbe rendere l’esperienza meno gradevole.
  • la lingua: pur non avendo problemi a seguire spiegazioni in Inglese (lo faccio spesso in altre occasioni), in questo caso avere una guida parlante Italiano è stato un plus non da poco. Sempre per il motivo scritto sopra, cioè che si tratta di visite ad alto contenuto di nozioni storiche ed informazioni.
  • le tappe shopping: a mio parere una grande scocciatura che affligge praticamente tutti i tour guidati, soprattutto in Nord Africa e Medio Oriente. Se aderite ad un tour di gruppo sarà impossibile saltarli, ma se potete ingaggiare una guida privata, siate fermi su questo aspetto (a meno che non siate davvero interessati a papiro, alabastro, essenze etc.).
  • il prezzo: quando vi viene comunicato il prezzo fate sempre attenzione a valutarlo sulla base di cosa è incluso nell’itinerario. I biglietti di ingresso a siti ed attrazioni sono inclusi? Il pranzo è incluso?

Il prezzo medio per un itinerario di due giorni al Cairo, per questi motivi, può variare anche di molto. Nel mio caso è stato di 65 euro al giorno a testa (quindi totale 130 euro) compresi i biglietti di ingresso ed i pranzi. La guida era preparata e parlava un ottimo Italiano, non sono stata invece soddisfatta nel numero di partecipanti nel primo giorno di visita, ben oltre quello concordato.

Sarò onesta: l’Egitto è il paese in cui sentirsi in diritto di diventare un po’ insistenti, altrimenti si rischia che gli accordi non vengano del tutto rispettati. Fate sempre sentire la vostra voce e, in caso di problemi, contrattate.

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Dove dormire al Cairo: hotel consigliati

La nostra prima permanenza al Cairo è stata di due notti che, per la precisione, abbiamo trascorso a Giza. La mia idea iniziale era di dividere il soggiorno tra Giza ed il centro ma, dopo aver sperimentato il traffico della città, sono stata molto contenta della decisione presa. Trascorreremo comunque una notte nel centro del Cairo a fine viaggio, prima del volo di rientro.

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Il consiglio è di dormire a Giza in un hotel con vista sulle piramidi, è infatti questo il grande valore aggiunto di un soggiorno qui. Per il resto l’area non offre molto, anzi, è una zona abbastanza degradata e non particolarmente interessante la sera. Una bella terrazza da cui ammirare le piramidi sarà una scelta di cui non vi pentirete. La prima sera abbiamo comunque deciso di uscire e abbiamo cenato nel ristorante El Dar Darak, che tutto sommato vi consiglio.

Una premessa sugli hotel egiziani va fatta: gli standard sono diversi da quelli europei, soprattutto per quanto riguarda i bagni. Scegliete quindi con cura ma, soprattutto, partite con un minimo di spirito di adattamento.

Come anticipato abbiamo invece trascorso l’ultima notte del viaggio nel centro del Cairo: vi suggerico questo hotel dalle camere moderne inserito in un palazzo storico, ottima anche la posizione che vi consiglio di tenere come riferimento anche se sceglierete una struttura diversa:

 Dove dormire al Cairo: hotel moderno in posizione eccellente

Il Cairo: cosa vedere in 2 giorni

Le Piramidi di Giza

La nostra visita è iniziata proprio da loro, che mi hanno lasciata a bocca aperta dal primo momento in cui le ho scorte dal finestrino dell’aereo (nella tratta Bologna-Il Cairo ero seduta sul lato sinistro dell’aereo). Le piramidi di Giza sono in totale nove, ma le tre maggiori e più famose della necropoli sono quelle dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino. Le altre sei, più piccole, sono invece dedicate alle regine.

Pensate che la piramide di Cheope risale al 2550 a.C. circa ed è la più antica delle sette meraviglie del mondo antico, nonché l’unica arrivata ai giorni nostri. Incredibile, vero? La costruzione della propria piramide – che altro non era che la propria tomba – era all’epoca una vera competizione atta a garantire al faraone l’immortalità nella vita ultraterrena.

La piramide di Cheope è la più alta, ma Chefren costruì la sua su un punto sopraelevato in modo che superasse quella del padre (pur essendo, di fatto, più bassa), mentre Micerino impreziosì la propria, più piccola, con un rivestimento di granito rosa importato da Aswan. Ciononostante la dimensione ridotta rispetto alle altre denota probabilmente un periodo di declino del faraone. Altro aspetto interessante è che sulla piramide di Chefren si è conservata una piccola parte del rivestimento in calcare bianco levigato, che originariamente copriva tutte le piramidi.

Trovarsi al cospetto di queste costruzioni imponenti di cui sentiamo parlare fin dai primi anni di scuola è davvero emozionante. Il nostro viaggio alla scoperta dell’Egitto, delle antichissime tradizioni della civiltà egizia e del loro culto della morte non poteva che cominciare da qui.

Biglietti di ingresso alla Piana di Giza

Nel caso i biglietti di ingresso siano inclusi nella vostra visita non dovrete preoccuparvi dell’acquisto. In caso contrario tenete presente che il biglietto intero per visitatori stranieri alla piana di Giza costa 540EGP, l’equivalente di circa 10 euro.

L’ingresso alla piramide di Cheope è un’extra e costa 900 EGP, l’equivalente di circa 17 euro. Tra il costo e le opinioni contrastanti ho deciso di non entrare, posticipando l’esperienza nelle necropoli di Saqqara (leggi sotto).

La Sfinge

Non dimentichiamoci della Sfinge, che completa a perfezione l’immagine comune del complesso delle piramidi di Giza. La Sfinge è una visione non da poco: testa umana coperta dal nemes (copricapo portato dai soli faraoni) e corpo di leone.

Si dice che la Sfinge venne fatta scolpire da Chefren quando il faraone si rese conto che tra la sua piramide ed il Tempio in Valle sorgeva una grande formazione rocciosa che intralciava il percorso. Fu allora che decise di ricavarne un monumento che esaltasse contemporaneamente sia la sua forza che il suo intelletto (forse non la modestia).

L’antica capitale Memphis

Tappa veloce tra i resti di Memphis, capitale dell’Antico Regno dalla sua costituzione, intorno al 2700 a.C., fino alla  dissoluzione nel 2200 a.C.. È la visita magari meno sorprendente della giornata, ma comunque interessante, che viene quasi sempre inserita negli itinerari in zona. Notevole e vale la sosta il colosso di Ramses II, scoperto nel 1820.

La necropoli di Saqqara

La necropoli di Saqqara è un luogo magnifico che vi consiglio di inserire nel vostro itinerario di due giorni al Cairo e dintorni. Si tratta del cimitero principale dell’antica capitale Memphis e ospita diversi complessi funerari. Ciononostante l’attenzione volge subito ad un monumento particolare: la più antica piramide mai costruita, quella a gradoni del faraone Djoser, appartenente alla III dinastia. La piramide fu opera di Imhotep, sacerdone e primo grande architetto della storia.

A Saqqara non perdete l’occasione di entrare nella piramide di Kagemni. Era visir, capo della giustizia e supervisore del complesso piramidale di Teti. A differenza della piramide di Cheope (dove non sono entrata) qui non è richiesto alcun sovrapprezzo e non ho trovato i corridoi particolarmente claustrofobici. Considerate anche che a Saqqara incontrerete molti meno turisti che a Giza.

L’ingresso all’area costa 450 EGP, l’equivalente di circa 9 euro.

Museo Egizio

Il secondo giorno di permanenza al Cairo è stato dedicato ad alcune delle principali attrattive della capitale. Cominciamo dal Museo Egizio, inaugurato nel 1902 e che a breve traslocherà definitivamente nella nuova sede a Giza, il GEM (Great Egyptian Museum). Si tratta di un progetto straordinario iniziato nel 2002. Il trasferimento sarebbe dovuto avvenire anni fa, ma ha subito numerosi ed importanti ritardi. Ora si parla dell’estate 2024, sarà vero?

In questi anni la disposizione dei reperti nella sede originaria del museo nel centro del Cairo ha subito diversi cambiamenti e risente sicuramente di questo periodo di transizione. Alcuni reperti sono già stati trasferiti, altri no e altri ancora sono pronti per partire. Tuttavia l’atmosfera di inizio Novecento assicurata dall’architettura dell’edificio e dalle sue teche di legno e vetro, un po’ scricchiolanti ed impolverate, ha reso la visita affascinante.

Anche in questo caso, a meno che storia ed archeologia non siano la vostra materia, le spiegazioni di una guida preparata saranno essenziali. L’ingresso al Museo Egizio del Cairo costa 450 EGP, l’equivalente di circa 9 euro.

Cittadella

La Cittadella sorge in posizione sopraelevata e fu fondata nel 1176 dal celebre condottiero musulmano Saladino, il quale fece costruire le mura e le torri con blocchi di pietra sottratti alle piramidi. La splendida vista di
cui si gode dalle Terrazze Occidentali è il primo motivo per visitare la Cittadella.

Altro punto di grande interesse è la Moschea di Muhammad Ali, chiamata anche Moschea di Alabastro. È un’aggiunta più recente: si tratta del monumento più appariscente del Cairo, che simboleggia la Cittadella nell’immaginario della maggior parte dei turisti. Il disegno e le linee della moschea rimandano alla tradizione architettonica turca, non a quella egiziana, tanto che la somiglianza con la Moschea di Santa Sofia di Istanbul è molto evidente.

Una curiosità: l’orologio di ferro che si trova nel cortile fu donato dal re Luigi Filippo di Francia in cambio dell’obelisco situato oggi in Place de la Concorde a Parigi. L’orologio, danneggiato durante il trasporto, non è mai stato funzionante. Uno scambio forse non troppo vantaggioso per l’Egitto.

Il biglietto di ingresso costa 450 EGP, l’equivalente di circa 9 euro.

Mercato di Khan el-Khalili

Nel cuore del vecchio quartiere islamico sorge da cica 500 anni il suq più famoso di tutto il paese. I mercanti esercitano in questo luogo dal XIV secolo. Nel 1384 un emiro, chiamato El-Khalil, vi fece costruire un grande kkhan, cioè un caravanserraglio destinato ad accogliere i mercanti di passaggio e le loro merci.

Ho visitato diversi suq in passato, soprattutto durante il viaggio in Marocco, e non ho trovato quello del Cairo particolarmente interessante, vuoi per l’insistenza dei venditori (normale in queste aree, ma al suo culmine in Egitto), vuoi per la bassa qualità media dei prodotti venduti, per lo più souvenir. Si tratta comunque di un’esperienza curiosa che potrete sempre alleggerire con una bevanda fresca in uno dei tanti locali collocati davanti alla moschea.

Più tempo a disposizione?

Come vi anticipavo in appena due giorni è inevitabile tralasciare alcune visite. Considerando anche che nel tardo pomeriggio del secondo giorno ci siamo recati in aeroporto per volare verso Aswan, difficilmente avremmo potuto visitare altro.

Se avete più tempo a disposizione vi suggerisco sicuramente di visitare alcune delle moschee del Cairo Islamico e di visitare la zona del Cairo Copto, la parte più antica della città ed al tempo abitata da cristiani.

Un’altra ottima alternativa, se avete una giornata aggiuntiva a disposizione, è visitare Alessandria d’Egitto.

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Dove mangiare al Cairo

Il ristorante che voglio consigliarvi si trova a Zamalek, quartiere che occupa la parte nord dell’isola di Gezira sul Nilo. A Zamalek si respira un’atmosfera molto diversa dal resto della città, è una zona residenziale, più moderna e considerata abbastanza costosa per gli standard cairoti. Qui non perdete una cena da Abou El Sid.

State pianificando un viaggio al Cairo? Visiterete solo la capitale o sarà tappa di un itinerario più lungo?

Alla prossima,

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

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