Quella thailandese è una delle cucine più apprezzate del sud-est asiatico, ricca di sapori, colori e tradizioni. Come immaginerete, è molto differente dalla cucina a cui siamo abituati e a questo si aggiunge una certa difficoltà, a livello puramente linguistico, nel comprendere cosa effettivamente si stia ordinando dal menu.
Per questo è una buona idea, quando si pianifica un viaggio in Thailandia, partire con qualche nozione di base sui piatti che si assaggeranno sul posto. Ve lo suggerisco per non trovarvi disorientati davanti a menu molto ricchi, con nomi che non conoscete e foto raramente presenti. Nel post di oggi vi consiglio cosa mangiare in Thailandia grazie ad una panoramica sulle ricette più diffuse nel paese.
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Spring rolls (fried o fresh)
Non so se l’origine sia effettivamente Thai (probabilmente non lo è), ma gli spring rolls sono diffusissimi in tutto il sud est asiatico come uno degli appetizer più apprezzati. Li trovate nella versione fritta o in quella più salutare denominata fresh.
Entrambi sono ripieni di verdure miste, di solito carote, verze, cipolle, e pollo (ma a volte disponibili anche in variante veg). I primi sono avvolti da fogli di pasta simile alla pasta fillo, mentre i secondi da fogli di pasta di riso, così sottili da essere quasi trasparenti. Inutile confessarvi che preferisco nettamente la versione fritta, strano vero? I fried spring rolls vengono di solito serviti con una salsa di accompagnamento, piccante ma allo stesso tempo dolciastra, in cui intingerli.
Pad Thai
Se vi state chiedendo cosa mangiare in Thailandia, nello scetticismo che magari si approprierà di voi all’arrivo, sappiate che la risposta migliore è: il Pad Thai! Per quanto sia diffuso in tutta la Thailandia, non crediate che vanti una tradizione centenaria. Nasce infatti in epoca relativamente recente, negli anni ’40, in occasione di un concorso culinario indetto per creare un piatto che potesse identificare la Thailandia nel mondo, incontrando però anche i gusti occidentali. Il Pad Thai è composto da noodles di riso cotti in padella con gamberi, pollo o tofu, arachidi, uovo sbattuto e germogli di soia.
Un pasto economico e gustoso con cui potete “andare sul sicuro” se ancora dovete prendere confidenza con la cucina thai. Mi raccomando però, non diventate abitudinari, ci sono molti altri piatti da assaggiare.
I Curry (di tanti tipi)
Apriamo il mio capitolo preferito della cucina thailandese: i curry. Nell’immaginario comune il curry viene associato all’India, ma in realtà sono tante le zone dell’Asia ad utilizzarlo. Il curry in realtà non ha una definizione precisa, perchè non è altro che un “insieme di spezie”. In India viene preparato con spezie secche, ottenendo una polvere, in Thailandia viene invece ricavato da ingredienti freschi. Per questo i curry thailandesi sono delle paste cremose.
Queste paste aromatiche si differenziano per le note, i profumi e per il grado di piccantezza. L’intensità del curry viene spesso stemperata grazie all’utilizzo del latte di cocco, che ammorbidisce la preparazione sia a livello di consistenza che di piccantezza, conferendole una piacevole nota dolciastra.
I curry più diffusi in Thailandia sono:
- Red curry
- Yellow curry
- Green curry
- Massaman curry
- Penang curry
Prima di tutto, non fatevi ingannare dai colori. Il Green curry è spesso quello più piccante. E tenete presente che in Thailandia con il piccante ci vanno molto pesanti. Anche se, come me, apprezzate il piccante, chiedete sempre quanto spicy è il piatto che state per ordinare e se potete scegliete sempre i livelli più bassi.
Gli ultimi due curry sono i miei preferiti. Si trovano meno frequentemente (in particolare il Penang è di origine malese), ma quando li vedete nel menu: assaggiateli! Sono cremosi, dolciastri e solitamente poco piccanti se confrontati agli altri.
I curry saranno sempre accompagnati da del riso, per lo più di tipologia sticky (centro e sud) oppure jasmine (più diffuso al nord).
Tom Yum (o Tom Yam)
Il Tom Yum è uno dei piatti più famosi della cucina Thai. Consiste in una zuppa piccante composta da brodo, spezie e gamberi. Ingrediente molto comune in Thailandia che vi colpirà per l’aroma molto forte è la lemongrass. La lemongrass e la radice di galanga (altro ingrediente fondamentale) conferiscono alla zuppa un sapore agro-piccante.
APPROFONDIMENTO: L’ACQUA IN THAILANDIA.
L’acqua in Thailandia è potabile? Vi rispondo di no, se il vostro intento è quello di riempire le bottiglie dal lavandino. Non fatelo e bevete solo acqua in bottiglia. Se però vi state chiedendo quanto sia pericoloso il ghiaggio nei drink o lavarsi i denti con l’acqua corrente, c’è qualche distinzione da fare.
Per quanto riguarda il ghiaccio, quello industriale (e quindi sicuro) è ampiamente diffuso in quasi tutta la Thailandia. Lo riconoscete perchè ha una forma cilindrica e un buco centrale. In questo caso non c’è da temere. Diffidate invece di ghiaggio tritato di cui non potete riconoscere la tipologia. Sebbene il ghiaggio industriale sia diffuso anche nelle isole, qui fate più attenzione. Se non volete correre rischi, evitate sempre quello che differisce dalla descrizione fatta sopra.
Per lavarsi i denti, la questione è simile. In Thailandia continentale ho utilizzato l’acqua del rubinetto, ovviamente senza ingerirla. Nelle isole, soprattutto le più piccole come Koh Lipe, la qualità dell’acqua corrente scende drasticamente. In questi casi ricorrete all’acqua in bottiglia, sempre per non rischiare brutte sorprese.
Tom Kha
E’ molto simile al Tom Yum, ma prevede l’aggiunta di latte di cocco. Inoltre, al posto dei gamberi, di solito si utilizza il pollo. Entrambi i piatti sono molto piccanti, ma l’aggiunta del latte di cocco a volte rende la piccantezza del Tom Kha più tollerabile, oltre a conferirgli una consistenza più cremosa.
Som Tam (Papaya Salad)
Potete ordinare questo piatto come antipasto o come contorno, si tratta di un’insalata composta principalmente da papaya, peperoncini, carote, fagiolini e arachidi. A seconda del posto in cui ordinate la vostra papaya salad la composizione potrà variare leggermente, ma gli ingredienti di base sono proprio questi. Un piatto fresco e coloratissimo.
Khao Soi
Il Kao Soi è il piatto tradizionale di Chiang Mai e non potete passare in città senza assaggiarlo. La provenienza di questa zuppa è singolare, è infatti di origini Chin Haw, tramandata da immigrati cinesi arrivati in Thailandia da Laos e Birmania. Si compone di curry, latte di cocco, pollo e noodles. Tipicamente i noodles sono fritti, come li vedete immortalati in questa foto, scattata in un graziosissimo ristorante nella Old Tow di Chiang Mai.
Khaw Pad (Fried rice)
Lo troverete nei menu anche come fried rice, è un piatto molto comune e adatto anche a chi non vuole addentrarsi in ricette meno conosciute (il mio invito però è, nuovamente, quello di non diventare abitudinari). In generale in Thailandia non fatevi ingannare dal termine fried, non vuol dire sempre fritto, come normalmente lo intendiamo noi. Molto spesso significa semplicemente saltato in padella, come in questo caso.
Di frequente troverete questo piatto nella versione con pollo (Khaw Pad Gai), ma è diffusa anche quella con gamberi (Khaw Pad Goong) e quella vegetariana. E’ un piatto molto diffuso, semplice e veloce da preparare. Lo troverete praticamente ovunque.
Kao Niew Ma Muang (Mango Sticky Rice)
Non potevo non concludere la guida con un consiglio su cosa mangiare in Thailandia come dessert. Parliamoci chiaro, i dessert non sono assolutamente la punta di diamante della cucina thailandese. Ma c’è un piatto che dovete a tutti i costi provare durante il vostro viaggio: il Mango Sticky Rice. Lo so: all’inizio non ispirava neanche me. Ma credetemi, è veramente buono! Come dice il nome, si tratta di mango tagliato a pezzetti accompagnato dal classico riso glutinoso ed “innaffiato” da una crema a base di latte di cocco. Provare per credere.
E qui termina la mia piccola guida dedicata a cosa mangiare in Thailandia durante il vostro viaggio. Chiaramente i piatti della cucina Thai sono molto più numerosi, ma vi ho illustrato i più famosi e diffusi, sperando di aiutarvi nella scelta.
Quale piatto vi incuriosisce di più? Quale sarà il primo che assaggerete?
A presto!
Martina