Cosa vedere in Marocco: itinerario 10 giorni fai da te

Nell’articolo di oggi trovate tutte le informazioni su cosa vedere in Marocco in un itinerario di 10 giorni, per iniziare a scoprire questo paese meraviglioso e lasciarsi stupire da, prima fra tutti, la sua immensa varietà di paesaggi. La varietà che spesso non si immagina, pensando erroneamente al Marocco come ad un grande e monotono deserto. Nulla di più sbagliato e, se state pianificando un viaggio in Marocco, lo scoprirete presto con i vostri occhi.

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Prima della partenza ho immaginato il Marocco per tanto tempo, ne ho letto in libri ed articoli, l’ho visto in centinaia di foto e video. Nessuna preparazione sarà mai sufficiente, il Marocco è un paese che stupisce, che spiazza, che coglie impreparati. Non importa quante ricerche siano state fatte, questo paese sarà una sorpresa e, questo è certo, non vi lascerà indifferenti.

La prima tappa dell’itinerario in Marocco: Fez

Il nostro viaggio di 10 giorni in Marocco fai da te inizia da Fez, dove arriviamo a Ramadan appena concluso. Ci attende una Medina insolitamente calma e sonnolenta, l’atmosfera è forse inusuale, ma l’abbiamo apprezzata per la possibilità di scattare qualche foto in tranquillità e per immergerci gradatamente nel meraviglioso ma intenso caos che caratterizza le città marocchine.

Siamo arrivati a Fez a tarda sera quindi abbiamo preferito accordarci con il nostro riad per il pick-up in aeroporto, al costo di 20 euro. In alternativa potete prendere un taxi, magari prenotandolo online.

 Dove dormire a Fes: Riad Sidrat Fes

Cosa vedere a Fez

Fes è un concentrato di souk, botteghe, profumi, odori e tantissimi gatti. È stato il mio primo impatto con il Marocco e l’ho amato, mi ha dato l’impressione di essere una città sì turistica, ma con un’identità ancora autentica e ben stretta alle tradizioni.

Cosa fare e vedere a Fez in un giorno, o poco più? È doveroso perdersi tra le vie della medina scoprendo i vari souk, senza dimenticare di passare per le belle Place Nejjarine e Place Seffarine. Obbligatoria una visita alle concerie sebbene l’odore sia davvero pungente, e alle splendide madrase. Sono riusciata a vederne ben tre: la più famosa, Bou Inania, la Chettarine e la Attarine. Il costo di ingresso è sempre di 20 dirham, circa 2 euro a persona.

Avrete poi occasione di fotografare la porta della bellissima Università Karaouiyne e di varare l’iconica Bab Boujloud, la porta di ingresso alla città. Viene chiamata anche “porta blu” ma, fateci caso: da un lato è davvero blu, dall’altro è verde, colore dell’Islam.

Chefchaouen: alla scoperta della città blu marocchina

 Da Fez a Chefchaouen: circa 200km, 4h di viaggio.

Nel nostro secondo giorno di viaggio in Marocco dedichiamo un paio di ore della mattinata a Fez, compresa una sosta al famoso Cafè Clock, per poi dirigerci verso una delle tappe più attese del viaggio: la città blu, Chefchaouen. In questo viaggio ci sposteremo in autonomia con auto a noleggio, per saperne di più vi rimando al paragrafo Noleggiare l’auto in Marocco. Proprio grazie alla flessibilità che ci ha consentito questa modalità di viaggio, lasciamo Fez a metà giornata e, dopo circa 3 ore e mezza di viaggio e di panorami bellissimi, intravediamo le case blu di Chefchaouen.

Molte persone decidono di visitare la cittadina in giornata, ma in tutta onestà è una scelta che vi sconsiglio. Il viaggio è lungo e vi rimarrebbe davvero poco tempo per esplorarla. Inoltre, sareste obbligati a visitarla nelle ore centrali, le più affollate. Il mio suggerimento è di dormire a Chefchaouen una notte per apprezzarla nei momenti migliori: il tardo pomeriggio e le prime ore della mattina.

A Chefchaouen non c’è una vera lista di “cose da vedere”. È un susseguirsi di viette blu, di scorci, di gatti. È di certo una località quasi prettamente turistica, ma è talmente bella da non poter essere ignorata. Da non perdere il meraviglioso tramonto dalla Moschea spagnola, che si raggiunge con una breve camminata dal centro.

 Dove dormire a Chefchaouen: Casa Sabila

Itinerario fai da te in Marocco: Meknes e Volubilis

 Da Chefchaouen a Meknes: circa 200km, 3h 45m di viaggio.

Salutata Chefchaouen, un po’ a malincuore, ripercorriamo la strada del giorno precedente verso sud. Questa volta la nostra destinazione è la più piccola delle città imperiali marocchine: Meknes. Prima di raggiungere la città facciamo una sosta a Volubilis, importante sito archeologico romano. È il sito più noto del Marocco ed è inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. L’ingresso costa 7 euro, ma purtroppo i pannelli informativi sono praticamente inesistenti. Non la reputo una tappa obbligatoria in un itinerario di 10 giorni in Marocco, ad esempio ho preferito il sito di Jerash in Giordania, ma trattandosi di una piccola deviazione ne vale la pena, se non avete fretta.

Meknes, in tutta onestà, è stata l’unica delusione di questo viaggio. Non perchè non meriti una visita, ma perchè per tutto il 2023 continueranno dei lavori di restauro molto impattanti che non permettono di visitare la Madrasa Bou Inania o di vedere la famosa Porta Bab Mansour, le attrazioni principali. Ma non ci siamo di certo scoraggiati, anzi: abbiamo visitato il magnifico museo Dar Jamai (ingresso circa 3 euro), dedicato alla musica berbera ed ospitato in un bellissimo palazzo ed il Mausoleo di Moulay Ismail (gratuito). Non è mancato un giro tra i mercati, passando dalle bancarelle di verdura al souk dei tappeti. A Meknes è d’obbligo una cena al ristorante Dar Baraka, non perdetelo.

 Dove dormire a Meknes: Dar Meknes Tresor

Ifrane, Azrou, Midelt

 Da Meknes a Midelt: circa 190km, 3h 30m di viaggio (escluse soste e deviazioni).

Continua il nostro viaggio verso sud, la nostra prossima destinazione sarà il deserto. Ma prima di raggiungerlo faremo qualche tappa intermedia e domiremo una notte a Midelt.

Ifrane: “la Svizzera del Marocco”

Prima di raggiungere Midelt passiamo per Ifrane ed Azrou. La prima località è conosciuta anche come “la Svizzera del Marocco”. Ci troviamo in una zona di montagna, la preferita per le vacanze sulla neve. Gli edifici hanno un’architettura diversa dal resto del paese, effettivamente ricorda molto di più quella europea. È una deviazione indispensabile? Direi di no, solo curiosa. Forse più interessante d’inverno.

Azrou: dove vedere le scimmie in Marocco

Obbligatoria invece una sosta alla foresta di cedri di Azrou, dove incontrerete tantissime scimmie bertucce. Rimango sempre molto affascinata da questi animali, soprendentemente simili a noi, starei a guardarli per ore. Le scimmie sono libere e non temono i visitatori, sebbene non abbia potuto non notare la grande quantità di rifiuti che un turismo incivile abbandona in mezzo alla natura.

Midelt: dormire in una kasbah

Lasciata anche Azrou arriviamo a Midelt, accolti all’ingresso della cittadina da una rotonda con una enorme mela rotante nel mezzo. Il messaggio è chiaro: a Midelt si producono tantissime mele! E proprio sulle distese di meli che si affaccia la sistemazione che abbiamo scelto per la notte: una splendida kasbah tradizionale dove verrete accolti da Mustafa e dalla sua famiglia e che raggiungerete dopo qualche centinaio di metri di sterrato.

Abbiamo trascorso le ultime ore della giornata qui, ammirando il panorama, sorseggiando the e gustando la cena tipica (prenotatela in anticipo). Un’ottima soluzione per rendere indimenticabile anche una tappa che, di per sè, sarebbe quasi puramente “tecnica”.

 Dove dormire a Midelt: Kasbah Izoran

Merzouga e notte nel deserto in Marocco

 Da Midelt a Merzouga: circa 260km, 4h di viaggio.

Lasciata Midelt ci dirigiamo verso Merzouga, dove trascorreremo una notte in uno dei camp tendati tra le dune dell’Erg Chebbi. Dopo la notte nel deserto del Wadi Rum in Giordania, non potevamo saltare questa tappa. Come funziona questa esperienza? Più o meno sempre nello stesso modo: si concorda un orario ed un punto di ritrovo dove parcheggiare l’auto, dopodichè si viene portati al camp in 4×4 oppure con i dromedari. Per quanto riguarda i camp, c’è davvero l’imbarazzo della scelta con opzioni adatte a tutte le tasche. Per me i requisiti fondamentali erano due: vicinanza a dune da poter raggiungere a piedi ed il bagno privato. Ho poi cercato una soluzione che fosse sufficientemente distante da altri camp.

Abbiamo scelto il Tassilli Luxury Camp e ci siamo trovati molto bene, al costo di circa 100 euro per notte, colazione e – ottima – cena incluse. Le tende non hanno elettricità, presente solo nella tenda comune. Non è un grosso problema per una sola notte, ma munirsi di power bank può essere utile.

Abbiamo trascorso questa esperienza indimenticabile tra passeggiate nelle dune al tramonto e di nuovo all’alba, il momento più emozionante in assoluto. La sera, invece, lo staff intrattiene gli ospiti con musiche e danze intorno al fuoco, per quel che ne so una costante in tutti i camp.

Si tratta di un’esperienza di sicuro turistica, ma a mio parere da inserire assolutamente nel vostro itinerario in Marocco. Nel caso organizzaste in modo diverso il vostro viaggio e la base fosse Marrakech, date un’occhiata a questa escursione di tre giorni nel deserto di Merzouga.

 Dove dormire nel deserto di Merzouga: Tassili Luxury Desert Camp

Gole del Todra e Gole del Dades

 Da Merzouga alle Gole del Todra: circa 200km, 3h di viaggio.

Lasciato il deserto ci spostiamo verso ovest iniziando ad addentrarci in una delle zone più belle che abbiamo percorso durante il nostro itinerario di 10 giorni in Marocco, fatta di antiche kasbah, oasi verdi a contrasto con rocce arancioni ed distese di palme. Se percorrerete questo tratto di martedì, il giovedì e la domenica, considerate l’idea di fare una sosta al mercato di Rissani poco dopo aver lasciato Merzouga, dicono ne valga la pena.

Ma torniamo al nostro itinerario. Le attrattive maggiori di questa zona sono due: le Gole del Todra e le Gole del Dades.

Gole del Todra

Le Gole del Todra sono un vero e proprio canyon scavato dal corso dell’omonimo fiume. Nella maggior parte dei casi i viaggiatori prevedono qui una sosta di poche ore, ma noi abbiamo deciso di spendere qui la notte che “avanzava” nel nostro itinerario. È stata un’ottima scelta! Nel giorno di arrivo abbiamo avuto il tempo necessario per percorrere il tratto più scenografico del canyon (bello ma molto breve), addentrarci nella natura seguendo un bellissimo sentiero all’altezza del Restaurant de poissons sacrés e persino concederci un paio d’ore di relax nella meravigliosa piscina del nostro alloggio.

In questa zona si respira un’atmosfera molto bella, rilassata e vacanziera. Ho sempre pianificato questa tappa quasi come superflua, ma devo dire che ne conservo un ricordo bellissimo.

 Dove dormire vicino alle Gole del Todra: Auberge Camping Atlas

Gole del Dades

Dormire nei pressi delle Gole del Todra ci ha anche permesso, all’indomani, di raggiungere con tranquillità le Gole del Dades. Perchè, in realtà, la deviazione rispetto alla strada principale non è proprio da poco, considerate circa un’ora e mezza. Raggiunta Boumalne Dades bisogna svoltare a destra verso Tamellalt, proseguendo per diversi chilometri si percorrerà la famosa strada a curve fino a raggiungere il famoso punto panoramico, in questo cafè.

Ait Ben Haddou

 Dalle Gole del Todra ad Ait Ben Haddou passando per le Gole del Dades: circa 260km, 4h 30m di viaggio.

Lasciate le Gole del Dades ritorniamo a percorrere la nostra rotta verso ovest impostando come destinazione finale la famosa Ait Ben Haddou. Nel caso non prevediate la sosta alle Gole del Todra, considerate l’idea di fermarvi a Ouazarzate, posticipando l’ulteriore ora di guida che separa Ouazarzate da Ait ben Haddou al giorno successivo.

Ait Ben Haddou si può tranquillamente visitare in un paio d’ore, ma abbiamo colto l’occasione per dormire all’interno della ksar (città fortificata) in una delle uniche due strutture disponibili, così da godere del privilegio di apprezzare la cittadina anche nel buio e silenzio totali. Ait Ben Haddou è la ksar più famosa e meglio conservata del Marocco, set di molte pellicole e serie di fama mondiale, come Il Gladiatore o Il Trono di Spade. È un posto molto turistico, forse un po’ troppo, ma come spesso è successo in questo viaggio, abbiamo avuto la fortuna di vederla anche nei momenti più tranquilli.

Attenzione alle truffe: accedete alla città unicamente dal ponte, se proverete ad accedere da altri ingressi, quando il fiume è in secca, qualcuno vi chiederà di acquistare un biglietto. Non è assolutamente necessario!

 Dove dormire ad Ait Ben Haddou: Kasbah El Hajja

Marrakech, una tappa non può mancare

 Da Ait Ben Haddou a Marrakech passando per Télouet: circa 180km, 3h 45m di viaggio.

Il nostro viaggio di 10 giorni in Marocco fai da te sta volgendo al termine, ci attende l’ultima tappa: Marrakech. Lasciata Ait Ben Haddou facciamo una piccola e consigliata deviazione per Télouet, splendida testimonianza dell’architettura berbera e bellissima kasbah che vi suggerisco di visitare.

Arriviamo a Marrakech nel pomeriggio, per poi dedicarle i due giorni interi successivi. Dedicherò a Marrakech un articolo a parte, dove vi consiglierò cosa vedere in due giorni.

 Dove dormire a Marrakech: Riad Soundouss

Informazioni utili

Per andare in Marocco serve il passaporto?

Sì, per andare in Marocco serve il passaporto. L’informazione assolutamente errata che invece viene spesso divulgata riguarda la sua validità residua: il passaporto deve essere valido per tutta la durata del viaggio, non è invece necessaria la validità residua di 6 mesi. Non è una cosa di poco conto, viste le enormi difficoltà con cui si rinnovano i passaporti ultimamente. Questa informazione è aggiornata al momento della redazione di questo articolo (maggio 2023) e vi invito a verificarla su fonti ufficiali prima del vostro viaggio.

Quando andare in Marocco

Le stagioni migliori per visitare il Marocco sono quelle intermedie: d’estate il caldo potrebbe essere soffocante mentre d’inverno, sebbene in gran parte del paese le temperature siano gradevoli, potreste avere qualche problema in caso di nevicate abbondanti, soprattutto se viaggiate con auto a noleggio. Personalmente ho trovato il periodo del mio viaggio (fine aprile) ideale, abbiamo avuto 10 giorni di sole e bel tempo. Le temperature erano già molto alte, probabilmente sopra la media.

Nel caso possiate viaggiare solo in piena estate, l’itinerario che ho percorso non è il più adatto a voi. Vi consiglio piuttosto di orientarvi sulla costa, dove il caldo è più tollerabile.

Come vestirsi in Marocco

Come ben sapete il Marocco è un paese di religione islamica. Sebbene il Marocco sia ormai molto turistico, è bene rispettare qualche regola di base per quanto riguarda l’abbigliamento. Prima di tutto come segno di rispetto e, in secondo luogo, anche per non sentirsi gli occhi puntati addosso.

Da donna vi suggerisco di evitare maglie molto scollate, gonne molto corte, abiti semi trasparenti. Una normale t-shirt e un paio di pantaloni o gonna lunga, oppure un vestito che copra almeno le ginocchia, andranno benissimo. In generale ho sempre coperto le spalle, ma ho indossato con tranquillità le maniche corte.

Assicurazione medica per il viaggio in Marocco

Non vige alcun obbligo, ma la stessa Farnesina consiglia di sottoscrivere una polizza assicurativa sanitaria per l’intera durata del viaggio in Marocco. Per quanto mi riguarda, non bisognerebbe mai lasciare l’Europa senza aver stipulato una buona assicurazione.

Vi suggerisco Heymondo, dove in pochi secondi riceverete il preventivo della vostra assicurazione e avrete la possibilità di scegliere tra diversi livelli di copertura o, se siete viaggiatori e viaggiatrici abituali, di sottoscrivere una conveniente polizza annuale. In quanto miei lettori e lettrici, potete usufruire di uno sconto immediato del 10%.

Noleggio auto in Marocco

Un argomento che crea spesso diffidenza e preoccupazione, non poche persone mi hanno confessato di non sentirsi sicure nel girare il Marocco con auto a noleggio. In realtà, la nostra esperienza è stata ottima e rifarei senza dubbio la stessa scelta. Le strade sono in buone condizioni (rare le eccezioni) e le indicazioni sono molto chiare. Le uniche situazioni di difficoltà si trovano nei pressi delle città più grandi, dove il traffico è intenso. Quindi il consiglio è di non cercare mai di inoltrarsi troppo tra le vie di città.

Gli unici lati negativi del noleggio auto in Marocco sono i posti di blocco e i limiti di velocità molto bassi. Questo è il motivo per cui impiegherete molto tempo a percorrere relativamente pochi chilometri. Fate sempre molta attenzione a non superare i limiti e fermatevi ai posti di blocco. Ma vi svelo un segreto: in un on the road in Marocco almeno una multa è d’obbligo!

Per il noleggio dell’auto ci siamo appoggiati ad Abid Cars, con ritiro a Fez e riconsegna a Marrakech, e ci siamo trovati molto bene.

Il nostro viaggio di 10 giorni in Marocco fai date è stata una sorpresa: non immaginavamo luoghi così belli ed una varietà di paesaggi così ricca. Vi consiglio senza alcun dubbio di inserire questa destinazione nella lista dei prossimi viaggi. Noi sappiamo già che in futuro torneremo, per percorrere anche la costa.

Alla prossima,

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

2 Comments

  1. Ciao vorrei fare un tour in Marocco simile al tuo per il quale è necessario arrivare a FEz e ripartire da Marrakech. I voli solo andata dal Marocco sono proibitivi. Mi puoi dare un consiglio su come fare? Grazie

    • Ciao Patrizia,

      per quanto riguarda i prezzi dei voli purtroppo non ho molti consigli, se non quello di monitorare i prezzi ed iniziare a farlo con anticipo.

      Spero riuscirai a realizzare il viaggio 🙂

      Martina

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