Erasmus a Lisbona: i consigli di chi l’ha fatto veramente

  • martina_lisbona

    Facoltà di Economia e Management

    Università degli Studi di Padova

    settembre 2015 – gennaio 2016

    “Non c’è città migliore per chi vuole visitare e scoprire, per chi ama il clima mite, la buona cucina, la vita notturna, lo sport, la cultura”


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    • Che consigli daresti a chi è in cerca di una casa o alloggio a Lisbona? Qual è la spesa indicativa mensile per l’affitto?
      Il primo fondamentale consiglio che darei è: non fidatevi di foto e commenti tramite piattaforme quali Uniplaces. Visitate personalmente la casa, ma siate psicologicamente pronti a lavandini rotti, sedie con tre gambe (e non non si tratta di design) e wc senza reflusso. Tutte magiche esperienze personali che mi spingono a suggerirvi di provare il brivido di partire senza un alloggio sicuro piuttosto che scoprire che l’alloggio prenotato non è esattamente quello che vi aspettavate.
      In media l’affitto varia dai 250 € (escluse spese di luce e gas) ai 400 €, in base alla vicinanza al centro, al numero di coinquilini, e ai piani di scale per arrivarci!
    • In generale, come definiresti il costo della vita a Lisbona?
      Il costo della vita è decisamente basso. Dal supermercato alle attività sportive, dai ristoranti alla maggior parte dei mezzi pubblici… Sto parlando di € 0,70 per un caffè, 10 € per una lezione di surf da due ore, 11 € per una cena completa in centro e di 9 € per attraversare tutta la città in taxi!
    • La lingua è stato un problema? Hai avuto difficoltà ad interagire con la gente locale? Hai seguito qualche corso?
      Ho vissuto con altri quattro coinquilini, tutti provenienti da paesi diversi. Perciò per il primo periodo, sia a casa che all’università, la lingua con cui comunicavo (o meglio, cercavo di comunicare) era l’Inglese. All’inizio nemmeno parlare inlgese è stato facile, dato che, escludendo gli studi scolastici, non l’avevo mai praticato quotidianamente. Però, dopo qualche settimana, le cose sono decisamente migliorate!
      Riguardo al Portoghese, invece, all’università ho seguito un corso di livello base che mi ha permesso di salvarmi (assieme a Google translator) in più di qualche occasione. Alcune parole sono simili all’italiano e allo spagnolo, ma per riuscire ad interagire con la gente locale credo avrei avuto bisogno di qualche altro mese.
    • E’ stato difficile adattarsi allo stile di vita di Lisbona (ad es. cucina, mezzi di traporto)?
      A dire il vero, tralasciando qualche inefficienza nel trasporto pubblico e qualche spezia di troppo nel cibo locale, lo stile di vita portoghese non è molto diverso da quello italiano quindi per me non è stato così difficile adattarmi.
      Forse è stato più difficile per il mio coinquilino canadese, che andava a dormire all’ora in cui io mi alzavo!
    • Le 3 difficoltà più grandi che hai incontrato nel tuo Erasmus a Lisbona
      1. Riuscire a comunicare con la segreteria di un ambulatorio medico (composta esclusivamente da signore portoghesi over 60) per fare gli esami del sangue.
      2. La combinazione: strada con pendenza + tre piani di scale (in legno, con ampiezza di 1 metro, senza ascensore) per raggiungere casa. Ogni giorno.
      3. Imparare a stare in equilibrio sulla tavola da surf per più di 3 secondi.
    • I 3 aspetti migliori del tuo Erasmus a Lisbona
      Ok, forse il mio senso critico finora non ha dato un’immagine così bella di Lisbona… ma se i difetti sono numerosi, i pregi sono ancora di più!
    1. Lisbona è bellissima: si può spaziare dal turismo culturale a un’interessante night-life, dallo sport alla buona cucina. Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le età e in ogni stagione.
    2. I tramonti. I miei preferiti: quello dal Miradouro de Senhora do Monte, il punto più alto della città, da cui si ha una vista spettacolare di Lisbona; quello dal Cristo Rei, dall’altra parte del fiume Tago; quelli dalle spiagge di Costa de Caparica e quello dalla cima del Castello di Sintra.
    3. I miei coinquilini: sono stati una parte fondamentale della mia esperienza Erasmus e per cinque mesi un’eccezionale piccola grande famiglia.
    • I 3 consigli che daresti alle persone che stanno per iniziare un Erasmus a Lisbona
      1. Vestiti “assortiti”: se è vero che in spiaggia si va fino a novembre, è anche vero che in alcuni giorni autunnali ed invernali il vento e la pioggia non sono da sottovalutare.
      2. Indipendentemente dal vostro semestre di studi, trovate tempo da dedicare alle spiagge della città: Carcavelos, Cascais, Costa de Caparica and Cabo de Roca. Google immagini non mente!
      3. Se volete spostarvi con i mezzi pubblici, non fate affidamento sull’autobus: nonostante gli orari scritti in fermata, non passerà quando ne avrete bisogno.
    • Consiglieresti Lisbona come meta di un Erasmus?
      ASSOLUTAMENTE SI! Non mi pento della mia scelta e credo non ci sia città migliore per chi vuole visitare e scoprire, per chi ama il clima mite, la buona cucina, la vita notturna, lo sport, la cultura. Tutto questo ad un budget contenuto.
    • Invece, se ce ne fosse occasione, ti trasferiresti a Lisbona?
      Si, mi trasferire a Lisbona, ma sempre per un periodo limitato. Preferirei visitare e vivere in altre città prima di decretare Lisbona come “la mia città”. Per ora però è sicuramente sul podio.
    • Un saluto nella lingua locale! 🙂
      Vais à Lisboa! Até logo!
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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

2 Comments

  1. che ricordi magici! anche io ho studiato un anno a Lisbona e da quell esperienza ogni scusa è buona per tornare nella capitale del portogallo, anche perchè perfortuna ho trovato davvero un amica speciale in Portogallo..e facendo l autostop! ai mie tempi non c’erano né uber né google translator! Io però lo devo dire ho trovato che i mezzi pubblici fornissero un ottimo servizio, migliore rispetto a quelli di milano, città dove studiavo a quei tempi, e le vecchiette portoghesi mi facevano spaccare perché parlavano tutte inglese ,è difficile non capire l inglese in una nazione dove si ha la fortuna di non avere film doppiati …cque Lisbona e la sua costa non si possono non amare! è proprio vero!

    • Ciao Roberta,

      grazie per la tua testimonianza, che sicuramente sarà interessante per chi leggerà questa intervista!
      Pur non avendo mai vissuto a Lisbona sono bastati pochi giorni questo autunno per farmene innamorare. Una città davvero unica, viva e variegata!
      Spero di avere presto l’occasione di esplorare il Portogallo.

      Martina

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