Erasmus a Madeira: i consigli di chi l’ha fatto veramente

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  • Dip. di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne

    Università Degli Studi di Torino (settembre 2016 – febbraio 2017)

    “Madeira è un’isola contraddittoria e comica, ma si sta bene. La gente è simpatica e cordiale, anche se sembra sempre nelle nuvole e se chiedi informazioni ti daranno quasi sempre quelle sbagliate, non per cattiveria, ma perché sono sbadati. “E’ il clima atlantico che ci rende così” dicono.” – Fabio

     

#1 Che consigli daresti a chi è in cerca di una casa o alloggio a Funchal (Madeira)? Qual è la spesa indicativa mensile per l’affitto?

Consiglio la residenza universitaria in Rua de Santa Maria perché è nel centro storico, vicino a molti bar dove passare la serata, e in 1 minuto sei in spiaggia. Per chi cerca casa, deve comunque stare nel quartiere di Santa Maria o Sè. Funchal è costruita su una monte a picco sul mare, bisogna cercare di stare nel centro e vicino al mare se no ci si mette troppo (e con fatica) a tornare a casa, soprattutto la sera. Un sito per cercare è Idealista.

#2 In generale, come definiresti il costo della vita a Funchal (Madeira)?

La città costa relativamente poco. Una birra 1,50 – 2,30 euro, la residenza 150 euro (in tripla), una casa in media 300-350 euro, l’abbonamento dei bus 40 euro (capirete perché questo cosa così tanto), un cocktail 3-5 euro, le discoteche dipende: sui 10-15 euro. I supermercati sono economici, consiglio il Pingo Doce dove la sera dopo le 9 il ristorante al suo interno svende i piatti a metà prezzo. Tutti gli Erasmus cenavano lì. Ci sono una marea di frutti tropicali a basso prezzo, per non parlare dei vini. Insomma io tra divertimento, affitto, spesa, abbonamento spendevo sui 600-800 euro al mese (dipende se facevo surf e escursioni).

#3 La lingua è stato un problema? Hai avuto difficoltà ad interagire con la gente locale? Hai seguito qualche corso?

Il Portoghese è facile per noi italiani, é intuitivo. Tuttavia a Madeira si parla un Portoghese molto stretto e con cadenza da far morire dal ridere. I primi giorni è difficile da capire, anche per i portoghesi del continente, ma poi ci si abitua.

#4 E’ stato difficile adattarsi allo stile di vita di Funchal (Madeira) (ad es. cucina, mezzi di trasporto)?

Se si è abituati allo stile di vita frenetico delle città italiane, è dura abituarsi al lento, lentissimo stile di vita madeirense. I primi mesi si stava anche 30 minuti contati in fila alla cassa del supermercato, per fortuna poi hanno installato anche quelle automatiche. I bus sono difficili da comprendere inizialmente, partono puntualissimi ma arrivano quasi sempre in ritardo perché la città è un ghirigori di strade in salita, poi la tratta dei bus ci mette il suo impegno a farti tardare, per non parlare della lentezza dei madeirensi. Ci si abitua anche a questo, e si diventa lenti. Per fortuna i professori tardavano all’università ed era raro arrivare più tardi di loro a lezione, nonostante fossi sempre in ritardo. Madeira è un’isola contraddittoria e comica, ma si sta bene. La gente è simpatica e cordiale, anche se sembra sempre nelle nuvole e se chiedi informazioni ti daranno quasi sempre quelle sbagliate, non per cattiveria, ma perché sono sbadati. “E’ il clima atlantico che ci rende così” dicono. Vi troverete comunque benissimo.

#5 Le 3 difficoltà più grandi che hai incontrato nel tuo Erasmus a Madeira:

L’ambientazione allo stile di vita, il clima imprevedibile, comprendere i madeirensi.

#6 I 3 aspetti migliori del tuo Erasmus a Madeira:

Il costo della vita, il surf, la natura.

#7 I 3 consigli che daresti alle persone che stanno per iniziare un Erasmus a Funchal (Madeira).

Assaggiate la miriade di piatti locali: bolo do caco, poncha, tosta, la frutta tropicale, esplorate l’isola il più possibile (con la macchina) e fate le levadas (sentieri di montagna nella natura incontaminata) e ovviamente surf, visitate l’isola di Porto Santo e andate a vedere le foche-delfini-tartarughe che abitano le isole deserte (proprio davanti a Funchal), l’associazione ESN organizza quest’ultima gita.

Ah, ne aggiungo un quarto: andate a vedere il Maritimo allo stadio, per gli Erasmus è quasi sempre gratis, vi regalano i biglietti fuori. Non è la squadra dove giocò Cristiano Ronaldo (Funchal è dove è nato) ma è la più forte e ne vale davvero la pena. Quella di Ronaldo è il Nacional ma lo stadio è in cima a un monte immerso nella nebbia. Se vi capita andateci, ma con la macchina.

#8 Consiglieresti Madeira come meta di un Erasmus?

La super consiglio. Sarà un Erasmus con pochi Erasmus (circa un centinaio e quasi tutti dell’est europa o spagnoli) ma come si dice: pochi ma buoni. Amerete lo stile di vita di quest’isola tropicale, magari dopo averla detestata come è successo con me. La natura incontaminata che c’è a Madeira è difficile da trovare altrove, e poi bé… il surf. Proverete la “manovra Madeira” sulla piccola pista di atterraggio in mezzo al mare e già all’arrivo penserete che i madeirensi non stanno bene, ma vi piacerà. Per confermare la pazzia di questo popolo, alla fine del porto, dopo l’hotel di CR7, c’è una roccia che è uno stato indipendente dove ci “abita” un re, vestito da re medievale, che se l’è comprata. Vi metterà anche il timbro sul passaporto. Infine proverete la saudade (la tipica e misteriosa nostalgia portoghese) una volta tornati a casa.

#9 Invece, se ce ne fosse occasione, ti trasferiresti a Madeira?

Lo stile di vita isolato, nel vero senso della parola, non so se fa per me. Farei però come molti italiani in pensione che vanno lì per 6 mesi nei mesi invernali.

#10 Un saluto nella lingua locale! 🙂

Olà!

Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

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