Nell’articolo di oggi voglio condividere tutte le informazioni utili per organizzare un viaggio di una settimana in Giordania: itinerario giorno per giorno, suggerimenti su come spostarsi, quando andare e cosa vedere in Giordania in 7 giorni.
Perchè è un viaggio che vi suggerisco? La Giordania, oltre ad essere un paese magnifico e ricco di storia, è facilmente raggiungibile dall’Italia in poche ore e tranquillamente visitabile in una settimana anche in completa autonomia. Si viaggia tra l’altro solo via terra, rendendo questo tour un perfetto on the road. Un’occasione da non perdere per iniziare (o continuare) a scoprire il Medio Oriente ed immergersi in cultura e tradizioni ben diverse dalle nostre.
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Viaggio in Giordania: quando andare
È possibile visitare la Giordania tutto l’anno senza incorrere, generalmente, in alcun problema legato al meteo. Le stagioni più consigliate sono tuttavia quelle intermedie, la primavera e l’autunno. Eviterete così le temperature invernali che possono essere alquanto rigide, soprattutto in alcune zone, e quelle estive, mediamente molto alte.
Ho visitato la Giordania a fine marzo scontrandomi con un meteo, seppur abbastanza sereno, insolitamente freddo rispetto alle media stagionali. Le temperature che abbiamo trovato sono state anche di una decine di gradi inferiori alla norma, quindi come al solito le certezze in fatto di meteo non esistono. Aprile e maggio, come settembre ed ottobre, potrebbero essre tra i mesi migliori.
Come spostarsi in Giordania
Questa è una delle decisioni più importanti che dovrete prendere quando pianificherete il vostro itinerario in Giordania. Le possibilità sono essenzialmente due: noleggiare un’auto oppure ingaggiare un driver che vi porti in giro per il paese. Noi siamo amanti dell’autonomia e abbiamo preferito noleggiare un’auto appoggiandoci all’agenzia Monte Carlo con cui ci siamo trovati molto bene, ma vi suggerisco sempre di dare un occhio su Rental Cars per trovare l’offerta migliore disponibile nelle date del vostro viaggio.
Guidare in Giordania
Questo argomento ha destato molto interesse a giudicare dalle domande che mi avete fatto sul mio profilo Instagram. Innanzitutto, non serve la patente internazionale, è sufficiente quella italiana.
Com’è guidare in Giordania? Nulla di problematico, a parte Amman, dove il traffico è intenso e bisogna prestare davvero molta attenzione. Fuori dalla capitale la situazione è molto più tranquilla e le strade sono, generalmente, in buone condizioni. Fate attenzione a non superare i limiti di velocità ma anche ai frequenti (e poco segnalati) dossi. Il costo della benzina a marzo 2022 era, convertito in euro, di circa 1,20 euro/litro, ma viste le evoluzioni degli ultimi mesi è probabile un rincaro.
A viaggio terminato confermo di essere molto soddisfatta della scelta di aver noleggiato un’auto, il consiglio che posso darvi per essere più sereni in questa eventualità è di sottoscrivere un’assicurazione completa. Se invece l’idea di guidare non vi piace o non vi fa partire sereni, affidatevi ad un driver.
Visto e Jordan Pass
Tra i vari pass proposti dai paesi che ho visitato, il Jordan Pass è quello su cui ho avuto meno dubbi: conviene quasi sempre. Si tratta di un pass da acquistare prima della partenza che include l’accesso a praticamente tutte le attrazioni del paese (o comunque, a tutte quelle che si includono in un classico itinerario di una settimana in Giordania), ma anche il visto che, acquistato separatamente all’arrivo in aeroporto oppure online (news del 2023), costerebbe da solo circa 50 euro. L’unica eccezione sussiste nel caso in cui arriviate e ripartiate da Aqaba invece che da Amman, perchè in questo caso il visto è gratuito.
II Jordan Pass si acquista online nel sito ufficiale e viene proposto in tre versioni, che differiscono unicamente nel numero di giorni che volete trascorrere a Petra. Nel mio caso, avendo pianificato di trascorrerci un solo giorno, ho optato per la versione Wanderer a 75 JD (99 USD).
Nel caso per qualche motivo decidiate di non acquistare il Jordan Pass, trovate tutte le tariffe di ingresso alle attrazioni qui.
Cosa vedere in Giordania: itinerario di 7 giorni
Giorno 1 – Arrivo in serata ad Amman
Il nostro volo è atterrato ad Amman in serata, abbiamo subito noleggiato l’auto e ci siamo diretti verso il nostro hotel, il Layaali Amman Hotel. Non ve lo suggerisco nonostante le ottime recensioni su Booking, il livello di pulizia era del tutto insufficiente. Possiamo dire che il viaggio non è partito con il piede giusto? Ma come leggerete tra poco, abbiamo avuto degli ottimi motivi per dimenticarci presto di questa spiacevole esperienza.
Piuttosto, se state cercando un posto dove dormire ad Amman, vi suggerisco di dare un occhio, ad esempio, alle Liv Weibdeh Hotel Suites. Se il budget è un po’ più basso, invece, il Sydney Hotel oltre a soluzioni condivise propone anche delle stanze private con balcone e il rapporto qualità prezzo sembra molto buono.
Giorno 2 – Visita al sito archeologico di Jerash
Nel vero primo giorno di viaggio ci spostiamo di una cinquantina di chilometri verso nord per visitare il famoso sito archeologico di Jerash, l’antica Gerasa, una delle città romane meglio conservate in Medio Oriente. È una meta perfetta per una visita giornaliera partendo da Amman dato che non impiegherete più di un’ora, massimo un’ora e mezza, per raggiungerla.
All’ingresso del sito è disponibile un parcheggio, nel caso fosse al completo ne troverete un altro poco distante. Come accennato sopra non vi indicherò le tariffe di ingresso perchè con tutta probabilità anche voi acquisterete il Jordan Pass e procederete direttamente verso l’entrata.
Calcolate 2-3 ore per una visita del sito nè frettolosa nè troppo dettagliata, ovviamente se l’archeologia non è la vostra materia (non è nemmeno la mia) vi consiglio di dotarvi almeno di una buona guida cartacea per comprendere meglio la storia di Jerash. Le tappe principali sono sicuramente la Piazza Ovale, il Teatro Sud, il tempio di Zeus ed il tempio di Artemide. Emozionante percorrere anche gli antichi Cardo e Decumano, una vera camminata sulla storia.
Un ultimo suggerimento: se desiderate pranzare evitate il ristorante turistico appena fuori il sito, vi consiglio invece il Lebanese House, a circa 1 km dall’ingresso. L’ambiente è raffinato e la cucina molto buona.
Giorno 3 – Da Amman a Petra lungo la Strada dei Re: Al Karak e Little Petra
Inizia una giornata letteralmente on the road che ci condurrà da Amman a Wadi Musa dove, il giorno successivo, visiteremo Petra. Quando imposterete la vostra destinazione il navigatore vi suggerirà due strade, la numero 15 e quella che costeggia il Mar Morto.
Noi abbiamo deciso di allungare il percorso rendendolo però più scenografico, percorrendo la famosa Strada dei Re. Il navigatore cercherà i farvi uscire, non è la strada più veloce, ma voi continuate sulla strada 35. Lungo il tragitto, che durerà circa 6 ore, ci sono diverse tappe che potete prevedere: Madaba, il castello di Al Karak, il castello di Shobak, un punto panoramico sul Wadi Mujib e, ovviamente, Little Petra.
Abbiamo scelto di fermarci qui:
- Panorama sul Wadi Mujib: vi suggerisco di non perderlo e ci passerete sicuramente perchè si trova poprio lungo la strada (link Google Maps).
- Castello di Al-Karak: buona idea per una sosta anche se non l’ho trovato imperdibile, quindi valutate a seconda delle tempistiche. Più suggerito con il bel tempo per godere del panorama.
- Little Petra: che invece reputo una tappa assolutamente obbligatoria!
Visitare Little Petra
Come nel caso Petra, si tratta di un sito nabateo risalente al I secolo d.C., con edifici scolpiti nelle pareti dei canyon di arenaria. Lo scopo degli edifici non è del tutto chiaro, ma si suppone che, come sobborgo di Petra, ospitasse case e botteghe dei commercianti. Il nome rispecchia esattamente quello che troverete qui e la trovo una tappa davvero imperdibile nel vostro itinerario di 7 giorni in Giordania, da pianificare nel giorno precedente a quello della visita al sito di Petra.
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All’ingresso vengono esposti degli orari d’apertura, ma ho avuto l’impressione che valga di più la regola “dall’alba al tramonto”, noi siamo arrivati nel pomeriggio ed è stato perfetto. Vi segnalo anche che la visita è gratuita ed il parcheggio si trova a pochi passi dall’ingresso. Calcolate circa un’ora, un’ora e mezza, per la visita.
Giorno 4 – Petra
Siamo giunti ad uno dei giorni più emozionanti di tutto il viaggio, quello dedicato alla visita del sito archeologico di Petra. Ho deciso di approfondire l’itinerario in un articolo dedicato, troverete molte informazioni preziose per organizzare la vostra visita di un giorno a Petra.
Vai all’articolo: Visitare Petra in Giordania: cosa vedere in un giorno
Giorno 5 – Wadi Rum
Si apre un altro incredibile capitolo del nostro viaggio di una settimana in Giordania: il deserto del Wadi Rum. Lasciamo il nostro hotel di Wadi Musa e ci dirigiamo subito verso l’ingresso all’area. Come per Petra, anche la tappa nel Wadi Rum si è guadagnata un articolo dedicato, dove vi spiego come organizzare una notte nel Wadi Rum, dove dormire e quali attività prevedere.
Vai all’articolo: Deserto del Wadi Rum in Giordania: cosa fare e dove dormire
Giorno 6 – Dove andare al mare in Giordania: Aqaba
Nel nostro itinerario abbiamo previsto una notte ad Aqaba dove avremmo volentieri fatto dello snorkeling se solo non ci fossimo imbattuti, come vi ho accennato sopra, in delle temperature decisamente sotto le medie stagionali. Diciamo che Aqaba, senza attività di snorkeling o diving, non offre granchè. Non aspettatevi belle spiagge degne di nota, vi segnalo però una sorta di stablimento, il Berenice Beach Club, che dovrebbe essere una delle soluzioni migliori in zona se si vuole trascorrere una giornata di relax.
La cittadina di Aqaba è abbastanza confusionaria e turistica, a mio parere adatta giusto ad una passeggiata serale e ad una cena. A questo proposito le alternative non mancano e noi per cena ci siamo trovati bene da Alshinawi. Ottimi invece i falafel di Sandwich Falafel W Bas, sono stati la nostra scelta per due pranzi veloci take-away.
Giorno 7 – Dove fare il bagno nel Mar Morto
Per quanto riguarda questa esperienza trovo che la maggior parte dei consigli che si trovano online non siano i migliori e che probabilmente avrei potuto fare una scelta differente. Magari questo articolo sarà utile a voi per non ripetere lo stesso errore.
Riassumo le opzioni possibili per fare il bagno nel Mar Morto, serve un po’ di organizzazione per la necessità di lavarsi non appena usciti, a causa dell’enorme quantità di sale di cui è composto (circa il 30%).
- Soggiornare in un resort: ce ne sono molti, per un livello discreto ad un prezzo accessibile Crowne Plaza ed Hilton sono di solito buone scelte. Non vi consiglio invece il Ramada, testato personalmente perchè, quel venerdì, gli altri erano ancora più costosi del solito.
- Accedere alla spiaggia a pagamento o giornalmente nei resort: opzione che non ho mai considerato perché non ho trovato i prezzi vantaggiosi (25 euro di accesso ad Amman Beach, una spiaggia con servizi mediocri, mi sono sembrati troppi).
- Arrivare al punto di accesso pubblico e in foto qui sotto (credo il più bello della costa giordana) e lavarsi poco sopra acquistando una tanica di acqua dolce nel negozio improvvisato. L’opzione un po’ più avventurosa, ma acqua così non la troverete altrove. Come arrivare? Cercate su Google Maps Dead Sea free swimming.
Ci siamo fermati in questo punto lungo la strada, senza però fare il bagno perchè sapevamo di arrivare in resort poco dopo. Una volta raggiunta la spiaggia del Ramada ci siamo resi conto che non era affatto comparabile a quella vista poco prima, l’acqua era quasi melmosa. Tornando indietro avrei fatto il bagno nel punto che vi ho indicato soggiornando poi altrove, ad esempio a Madaba o ai Mujib Chalets, basici ma con una vista impagabile. Detto questo, so per certo che i tratti degli altri resort sono migliori, quindi nulla vieta di trascorrere una giornata in una struttura di questo tipo e rilassarsi, se ne avete voglia.
Canyoning nel Wadi Mujib
Un’esperienza divertente ed avventurosa da prevedere nei pressi del Mar Morto è il canyoning nel Wadi Mujib. La possibilità di farlo dipende dalla stagione in cui visiterete la Giordania, normalmente è aperto ai visitatori da aprile ad ottobre, ma le date esatte vengono definite con poco preavviso a seconda dell’andamento del meteo e delle piogge.
Avrei fatto molto volentieri questa esperienza, vi segnalo però che richiede un po’ di spirito di avventura e predisposizione fisica, perchè non è esattamente una passeggiata. Se anche a voi piace il genere, non perdetela.
Giorno 8 – Cosa vedere in un giorno ad Amman
Il mio primo incontro con la capitale giordana non è stato un colpo di fulmine, anzi. Abbiamo fatto però pace alla fine del viaggio, quando ci ho trascorso una intera giornata prima del volo di rientro.
Solitamente negli itinerari classici della Giordania si dedica alla capitale un giorno, massimo un giorno e mezzo. Cosa vi suggerisco di vedere in un giorno ad Amman?
- la Cittadella: sito archeologico dalle origini antichissime, risalenti all’Età del Bronzo. La dominazione più incisiva fu però quella romana, dal 30 a.C. circa.
- il Teatro Romano: costruito tra il 138 e il 161 d.C. dall’imperatore romano Antonino Pio. Un posto molto suggestivo, soprattutto al tramonto, e luogo di incontro per i locali.
- il souk vicino alla moschea: un mercato chiassoso, affollato, dedicato principalmente a cibo e prodotti casalinghi. Da non perdere!
- il souk dell’oro: il posto migliore dove acqusitare gioielli, ma è interessante anche solo per una breve passeggiata.
- il Diwan del Duca: l’appartamento più antico di Amman, risalente agli anni Venti ed un tempo ufficio postale.
Dove mangiare Amman?
Jafra è un ristorante molto carino ideale sia per pranzo che per cena. Andate da Hashem per i falafel più famosi della città e da Fakhreldin per una buona cena in un contesto più elegante. Quest’ultimo ve lo suggerisco di più per mangiare nel bel cortile esterno, purtroppo in Giordania è concesso fumare all’interno dei ristoranti e, per quanto avessimo segnalato di non essere fumatori, è servito a poco.
Il nostro itinerario di 7 giorni in Giordania si conclude qui, dopo una settimana ricca di tappe magnifiche caratterizzate da un’incredibile varietà di paesaggi. Il denominatore comune però c’è stato: l’estrema accoglienza del popolo giordano, che non vi farà mai mancare, in qualsiasi parte del paese vi troviate, un caloroso e sorridente Welcome to Jordan! .
Martina