Ricordate il bellissimo hotel in cui ho soggiornato a Siem Reap, in Cambogia? Ho condiviso con voi tante foto, ma non vi ho ancora parlato nel dettaglio di questa struttura e del perchè ha reso così speciale la nostra permanenza a Siem Reap. Nel post di oggi vi spiego come Jaya House River Park si sia guadagnato, senza esagerare, il titolo di miglior hotel in cui abbia mai soggiornato. Se vi state chiedendo dove dormire a Siem Reap, questa è la risposta!
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Potrei cominciare descrivendovi quanto siano confortevoli le stanze, eleganti le piscine, curati gli arredi… Di tutto questo vi parlerò tra poco, prima però voglio focalizzarmi sul perchè sia così importante far conoscere il più possibile strutture mosse dalla stessa mission di Jaya House River Park, che giornalmente opera nell’ambito dell’ecosostenibilità. Finalmente una filosofia non solo riportata su sito web e brochure, ma un modus operandi che sta portando dei risultati tangibili e misurabili. Dei risultati che potete apprezzare con i vostri occhi non appena arrivati, accolti da uno staff che ne è realmente entusiasta e fiero.
L’ecosostenibilità promossa dalle catene alberghiere è sempre reale?
Tante catene alberghiere internazionali si promuovono come pioniere dell’ecosostenibilità, promettendo, ad esempio, di piantare un albero per ogni loro ospite, ripopolando foreste altrimenti destinate a sparire. Avete mai ricevuto le coordinate geografiche o per lo meno informazioni su dove il vostro albero sia stato piantato? Sareste in grado di localizzarlo sul mappamondo? Io, personalmente, no. E il più delle volte queste sono le stesse catene che, nel management giornaliero dell’hotel, non pongono alcun limite al consumo di plastica ed altri materiali nocivi per l’ambiente.
Riflettendo su questo argomento, qualcosa non mi tornava. Sono così giunta ad una conclusione: ogni struttura dovrebbe impegnarsi a risanare l’ecosistema al quale appartiene. Quindi lo stesso in cui essa sorge e, di conseguenza, lo stesso in cui inquina. Penso che non abbia alcun senso piantare un albero nella foresta amazzonica se il singolo hotel inquina e produce tonnellate di plastica all’anno in un paese, ad esempio, del Sud Est asiatico.
Qualcuno potrebbe rispondere: “Ma è meglio di niente.”. Certo, piantare un albero è meglio che non piantarne nessuno, ma di certo non va ad agire sulle cause che provocano un certo danno in un determinato paese. Senza dimenticare poi l’impatto ambientale che ha andare a piantare un albero dall’altra parte del mondo. Insomma, non c’è coerenza. E’ come rovinare il prato del vicino e poi, per redimersi, piantare un fiore nel parco più famoso della città. Così facendo, anche se avremo rovinato i prati di tutto il quartiere, appariremmo comunque come dei grandi benefattori per aver piantato centinaia di fiori nel parco.
La filosofia plastic free di Jaya House River Park, il psoto ideale dove dormire a Siem Reap
La Cambogia, come tanti altri paesi del mondo e, in particolare, del Sud Est asiatico, sta da sempre affrontando un grosso problema relativo allo smaltimento dei rifiuti. Non ci sono regole né flussi ben definiti per gestirne l’eliminazione ed i mezzi di trasporto per farlo sono limitati. É così che i rifiuti finiscono con l’accumularsi ai bordi delle strade, in vere e proprie discariche improvvisate nelle campagne, ma anche in fiumi e corsi d’acqua, il cui flusso viene addirittura ostacolato dalle montagne di rifiuti, facendoli, nei casi peggiori, straripare. Basti pensare che persino nei paesi più sviluppati, come ad esempio gli Stati Uniti, solo il 23% delle bottiglie di plastica vengono riciclate.
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Jaya House River Park è una piccola ma prepotente voce nel coro che cerca di farsi spazio nel panorama cambogiano per porre fine allo sfruttamento dell’ambiente. Ho avuto modo di fare una chiacchierata con Christian De Boer, manager dell’hotel, originario dei Paesi Bassi, in Cambogia da ormai 11 anni. Ci ha tenuto molto a sottolineare come le generazioni di oggi non siano state educate al rispetto dell’ambiente e alla tutela dell’ecosistema, quando le iniziative eco-friendly dovrebbero partire proprio dai piccoli gesti quotidiani. E’ così che ognuno di noi gioca il suo ruolo nella salvaguardia dell’ambiente ed è solo tramite la collaborazione reciproca che si possono ottenere dei risultati tangibili.
L’approccio di Jaya House River Park è un modello esemplare: questa giovane struttura, sorta all’inizio del 2017, sin dall’apertura ha piantato centinaia di alberi (347 al momento del mio soggiorno: febbraio 2018) lungo il viale in cui è locata, un tempo brullo e polveroso. É quindi da apprezzare il fatto che l’hotel abbia provveduto ad arricchire di vegetazione non solo l’area di sua proprietà, ma anche il suolo pubblico, dando cosí il buon esempio ed invitando i vicini alla collaborazione.


Kit cortesia composto da contenitori in vetro e ceramica
Il progetto Refill not Landfill
Uno dei progetti più importanti a cui Jaya House River Park aderisce è Refill Not Landfill, la campagna atta a rivoluzionare il modo in cui l’acqua viene consumata dai turisti in Cambogia. L’idea è stata quella di sostituire le bottiglie di plastica usa e getta con delle bottiglie in alluminio riutilizzabili e ricaricabili in diversi luoghi di Siem Reap e in tutto il paese. Lo scopo finale è quello di ridurre sensibilmente il consumo di plastica.
Qualche statistica?
- nel 2015, la Cambogia ha accolto quasi 5 milioni di visitatori.
- ogni visitatore ha speso in Cambogia una media di 6,8 giorni.
- ogni visitatore consuma in media 2 litri di acqua al giorno, soprattutto in bottigliette da mezzo litro.
- ogni anno i turisti consumano, in media, 130 milioni di bottigliette. Più di 10 milioni al mese, o di 355000 al giorno, equivalenti a 26 piscine olimpioniche riempite fino al bordo di bottiglie di plastica, ogni anno.
Una bottiglia in alluminio può durare 4 anni, se non di più. Anche supponendo una vita media di 3 anni, una singola bottiglia potrà rimpiazzare ben 4380 bottiglie di plastica. La campagna #RefillNotLandfill ha già ricevuto ordini per più di 65k bottiglie, numero destinato a crescere. Questo rappresenta un risparmio potenziale di più di 175 milioni di bottiglie di plastica nei prossimi 4 anni. Si tratterebbe di risparmio enorme sia in termini ambientali che economici.
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Questo è il modo in cui un gruppo relativamente piccolo di strutture e realtà locali hanno unito le forze, nella speranza di dare alle generazioni presenti e future un mondo migliore, più rispettoso e più verde. Un esempio da seguire e da raccontare, come sto cercando di fare io attraverso questo articolo.


le bottiglie riutilizzabili per promuovere la campagna Refill not Landifll
Gli altri motivi per cui scegliere Jaya House River Park come hotel dove dormire a Siem Reap
I motivi sono tantissimi:
- le bellissime camere: spaziose, arredate con gusto e dotate di ogni comfort.
- il personale impeccabile: cordiale, accogliente, sempre sorridente e disponibile a dare supporto in qualsiasi occasione.
- le splendide piscine. Entrambe ricreano un’atmosfera da sogno. Il luogo perfetto per rilassarsi dopo un’intensa giornata di tour.
- la posizione: l’hotel è situato in una strada tranquilla, a breve distanza sia dal centro città che dal complesso dei templi.
- il servizio di transfer da/per l’aeroporto e l’utilizzo gratuito, durante il giorno, del tuk tuk. Una grandissima comodità!
- la colazione abbondante e di ottima qualità, composta da un ricco buffet e un menu à la carte dal quale potete scegliere ogni mattina un piatto speciale.
Ringrazio la struttura e tutto il suo staff per avermi dato l’opportunità di soggiornare a Jaya House River Park. Una struttura di altissimo livello sotto ogni punto di vista, animata da una mission di valore, condivisa da tutti con grande entusiasmo e perseguita con costanza e partecipazione. Jaya House River Park si aggiudica indubbiamente la prima posizione tra le strutture migliori in cui abbia mai soggiornato, e non posso che suggerirvela per un soggiorno da sogno a pochi chilometri dal complesso di templi più famoso del mondo.


Una delle due splendide piscine


La nostra stanza… magnifica!