Le 10 cose da NON fare assolutamente in aereo

Vi confesso, cari viaggiatori, che ho riflettutto non poco riguardo al pubblicare o meno questo post riguardo alle cose da non fare in aereo. Perchè? Perchè non è mai simpatico dire alle persone cosa non devono fare, lo riconosco. Vi confesso anche che è stato il viaggio dello scorso weekend ad aprirmi gli occhi. E’ stato il breve volo che da Bruxelles mi ha riportato a Venezia a convicermi a farlo, chiamiamola pure la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho deciso che, a costo di apparire impopolare, avevo il dovere di scriverlo. Avevo il dovere morale di quantomeno tentare di sensibilizzare le orde di turisti e viaggiatori incuranti delle più basilari norme di quieto vivere ed educazione da tenere a mente quando si viaggia in aereo.

*il contenuto del post è redatto in chiave ironica, non vuole urtare la sensibilità di nessuno. Ciò non toglie che io creda fermamente in tutto quello che ho scritto! 😀

#1 Arrivare al controllo sicurezza impreparati

Nonostante i cartelli disseminati lungo tutta la coda e in tutte le lingue, c’è sempre qualcuno che si ritrova davanti al rullo del metal detector con addosso cintura, sciarpa, occhiali, giacca, guanti e in tasca ogni lega metallica esistente in natura e non solo. Prendersi un minutino durante l’attesa per iniziare la svestizione, sembrava brutto? Ah, e magari anche la bottiglietta d’acqua in borsa, che non si sa mai.

#2 Piantare la tenda al gate appena arriva l’annuncio di apertura dello stesso

Questa è una cosa che mi fa saltare i nervi, specialmente se il posto è assegnato. Il soggetto in questione è tipicamente il primo della classe che, ancor prima che l’annuncio audio termini, si precipita al gate per ottenere la sua postazione in pole position. E’ quello che, una volta piantata la tenda, vive l’attesa con quello sguardo compiaciuto che sono sicura abbiate ben presente, come per dire: “Hai visto? Sono arrivato prima di te.”. Mi dispiace dirtelo ma no, non muoio dalla voglia di passare un’ora in piedi per essere la prima a salire sull’aereo, nè tantomeno sul pulmino. Il pulmino che aspetterà tutti quelli prima di te prima di partire. Il pulmino che ti auguro si apra dal lato opposto a quello in cui ti sei seduto.

#3 Entrare nell’aereo dalla scala sbagliata

Ormai anche la cara Ryanair, al pari di compagnie più prestigiose, ci indica sulla carta di imbarco, considerando il posto assegnatoci, se salire dalla scala anteriore o da quella posteriore. Come al solito una questione, giustamente, di efficienza. Mi spiegate allora perchè diavolo alla scala anteriore si forma sempre una coda che neanche regalassero i biglietti extra? Cos’è, scaramanzia? O le hostess sul retro sono meno carine? Spiegatemelo!

#4 Intasare il corridoio dell’aereo

Questo è un ever green. La persona che, una volta messo piede sul velivolo, passeggia spaesata per la corsia cercando il proprio posto, soffermandosi ad ogni fila. Sguardo al biglietto – sguardo alla fila – sguardo al biglietto – passetto avanti. Vi svelo un segreto, le compagnie aeree non si inventano nessun ordine strano per le file. La 4 è dopo la 3 e la 5 e dopo la 4.

#5 Riempire le cappelliere con ogni oggetto personale

Gli aerei fermi, ve lo concedo, sono spesso caldi. L’aria condizionata ancora non si può accendere, i posti sono angusti. Ma com’è possibile che qualcuno non riesca a resistere all’impulso di denudarsi e infilare tutto nelle cappelliere? Le cappelliere sono quello spazio preziosissimo che viene spartito tra di noi fino al centimetro. Viene spartito a tal punto che se arrivo al gate con un trolley 2cm più largo me lo imbarcano e ciao ciao, perdo la coincidenza con il bus all’arrivo, nell’attesa di veder ricomparire il bagaglio sul rullo. Quindi, se un paio di centimetri sono un problema, non occupatene 35 con la vostra felpa con cappuccio e il vostro zainetto, altrimenti io vi faccio tenere il trolley in braccio. A proposito, dubbi sulle dimensioni consentite? Leggete qui: Misure del bagaglio a mano? Basta dubbi! La guida definitiva per i voli low cost.

#6 Fare casino per tutto il viaggio!

Ok questo può sembrare banale, ma ho compreso il valore di vicini di posto silenziosi quando, a febbraio scorso, mi sono ritrovata su un volo direzione Berlino nel bel mezzo di un’allegra combirccola di centauri pronti a raggiungere un ritrovo motociclistico in terra tedesca. Potete immaginare la situazione, anzi no forse non potete. Forse servirebbe un post dedicato. Ma questa è un’altra storia.

#7 Reclinare al massimo lo schienale per tutta la durata del volo

Odio, odio, odio.
Lo so che se si vuole dormire reclinare lo schienale è comodo, ma so anche che lo spazio per le gambe è sempre scarso. Quindi, un po’ di solidarietà ragazzi! Mi sono ritrovata nel volo di andata per il Kenya con lo schienale della persona davanti praticamente in bocca. A tal punto che, al momento del pasto, l’hostess stessa l’ha invitato a sistemarsi. Tu, se mai leggerai queste parole, ti auguro schienali rotti su voli intercontinentali dopo innumerevoli notti insonni.

#8 Slacciarsi le cinture non appena l’aereo tocca terra

Clic clic clic… quel terribile suono provocato dalle decine di cinture che si slacciano non appena l’aereo tocca il suolo. Che bisogno c’è? Che strano meccanismo scatta nella vostra testolina per cui liberarvi da quella fettuccina di tessuto, quando ancora il segnala invita a tenerla allacciata, vi dona così tanta soddisfazione? Non lo capirò mai!

#9 ..e alzarsi per prendere il bagaglio subito dopo!

Avete avuto così tanta fretta a salire, e ora ce l’avete per scendere? Il caso più eclatante a cui abbia mai assistito è capitato lunedì scorso di ritorno da Bruxelles: fase di atterraggio post frenata, luci ancora spente e aereo ad una discreta velocità su fondo bagnato, una signora nelle ultime file prende l’iniziativa e scatta in piedi aprendo la cappelliera e tirando fuori la valigia. Interviene l’hostess che via microfono (giustamente era seduta nella posizione di sicurezza, LEI) riprende la signora e le chiede di sedersi immediatamente per evitare di far male al qualcuno. La signora la ignora e continua le sue manovre. L’hostess, inferocita la riprende in tutte le lingue per finire con un “Signora! Le luci sono spente ma io continuo a vederla, cosa crede!”. Una scena surreale.

#10 APPLAUDIRE

Avete mai applaudito all’autista del bus che prendete per girare in città?
Gli farebbe sicuramente piacere, ma sono abbastanza certa che non gli capiti molto spesso. 😀

Queste sono a mio parere le 10 cose che da non fare quando si prende un volo aereo!

Ve ne vengono in mente altre? Vi sono mai successi episodi singolari in aereo?
Quali sono stati i vostri peggiori vicini di viaggio?

Raccontatemelo e aggiungerò i vostri suggerimenti alla lista!

Martina

Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

2 Comments

  1. Credo di aver detto la mia anche sul mio blog quando si parlava di “peggiori compagni di viaggio in aereo”, e sono felice di notare che le cose dette sono più o meno le stesse! Hai fatto caso che il “clic clic clic” delle cinture che si slacciano parte SEMPRE nel momento in cui l’equipaggio dice di NON farlo? Odio doppio.
    Ma sai che il discorso “tiziochesimetteinfilaecirestadueore” l’ho testato pure io di ritorno da Bruxelles? Sarà mica l’aria belga a far male?

    • Quanto hai ragione!
      Il fascino di trasgredire alle regole imposte dall’equipaggio affascina sempre troppe persone purtroppo. Poco importa se il volo è duranto 50 minuti o 16 ore, loro non vedono l’ora di sganciare quella fibbietta di metallo. Per una come me che aspetta che l’aereo sia praticamente vuoto prima di scendere, guardando incuriosita chi si è alzato ed è costretto ad aspettare 20 minuti con la testa schiacciata sulle cappelliere, questo è inconcepibile! 😀

      Per quanto riguarda il Belgio, propongo installazione di pannelli informativi ai gate per sensibilizzare i passeggeri! 😛

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