Cosa vedere a Padova in un giorno (o due) con mappa

Sembrerà strano, ma raccogliere le idee e suggerire cosa visitare in una città che è casa da più di trent’anni non è semplice come si potrebbe pensare. Nell’articolo di oggi vi consiglio cosa vedere a Padova in uno o due giorni, facendo del mio meglio per trasmettervi tutta la bellezza che la mia città custodisce. Ve ne innamorerete, ma è normale: succede praticamente a tutti.

Padova è una città antichissima che ha ricoperto un ruolo di spicco in molti periodi della sua storia. Il lungo passato della città si riflette in una grande varietà di punti di interesse e monumenti: dai resti di epoca romana ai capolavori rinascimentali, passando per la grande eredità della Padova medioevale.

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Cosa vedere a Padova in un giorno

Vi sto per proporre un itinerario di un giorno decisamente ricco, ma non fatevi intimorire dalla quantità di voci. Ricordate innanzitutto che le zone più note di Padova si girano tranquillamente a piedi, non sarà necessario appoggiarsi ai mezzi pubblici per toccare queste tappe. In secondo luogo, le cose da vedere sono molte ma alcune visite saranno abbastanza veloci.

Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni è considerata il ciclo di affreschi più completo realizzato da Giotto ed è un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo e per questo, quando si tratta di cosa vedere a Padova in un giorno, non posso non menzionarla. La cappella fu realizzata per volere di Enrico degli Scrovegni, il ricco bachiere padovano che commissionò a Giotto la realizzazione degli affreschi. Il fine? Quello di riabilitare l’immagine della famiglia, la cui ricchezza non proveniva totalmente da attività lecite.

Il lavoro venne completato da Giotto tra il 1302 e il 1305 e raffigura una sequenza di storie tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, che culminano con la Resurrezione ed il Giudizio Universale. Rappresenta anche una importante rivoluzione nell’arte occidentale: basti pensare alla prospettiva, alla rappresentazione delle emozioni umane, alle forme realistiche.

Qualche informazione pratica: potete visitare la Cappella degli Scrovegni tutti i giorni dalle 9 alle 19, fino alle 22 quando è attiva l’iniziativa Giotto sotto le stelle, che permette di visitare la Cappella degli Scrovegni la sera in un’atmosfera suggestiva e ad una tariffa più economica.

Il biglietto intero comprensivo di Cappella degli Scrovegni + Musei Civici Eremitani (di cui scrivo sotto) viene 14 euro. Sono richiesti invece 10 euro nei lunedì non festivi, in quanto i Musei Civici degli Eremitani sono chiusi. Infine, la riduzione porta il biglietto a 8 euro per l’ingresso serale quando disponibile.

L’affluenza è alta e la prenotazione anticipata della visita, tramite sito web o call center, è sempre suggerita.

Le piazze e Palazzo della Ragione

Il cuore del centro storico di Padova che, sarò di parte, per me è davvero meraviglioso, è costituito dalle sue piazze. Le tre più importanti circondano il maestoso Palazzo della Ragione e sono Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori. Se trascorrerete anche un solo giorno a Padova, il passaggio sarà obbligato. Da ciascuna si intravedono le altre due, questa è una caratteristica a mio parere davvero bella.

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Si tratta di un’area vivace, una zona storicamente dedicata al commercio e ai mercati, che nelle ore del pomeriggio si riempie di tavolini per iniziare il rito dell’aperitivo (non toccate l’aperitivo ai padovani!), soprattutto nella bella stagione.

Il Palazzo della Ragione è per me il protagonista del centro storico di Padova. Il piano superiore del palazzo è occupato dal Salone, la più grande sala pensile al mondo! Non a caso il mercato coperto sottostante, tappa imperdibile per una passeggiata tra le prelibatezze locali e non, viene comunemente chiamato Sotto il Salone. Si accede al Palazzo della Ragione dalla Scala dei Ferri in Piazza delle Erbe dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19, l’ingresso intero costa 7 euro.

Il Ghetto Ebraico

La zona dell’Antico Ghetto Ebraico una delle più affascinanti di Padova. Con un solo giorno a disposizione vi limiterete a passeggiare tra le vie, ma con più tempo vi suggerisco di aderire ad uno dei tour guidati della Padova ebraica.

Il ghetto fu attivo dal 1603 fino al 1797, quando gli ebrei furono dichiarati cittadini liberi ed uguali agli altri dopo l’arrivo dei soldati napoleonici. Un tempo area degradata e popolata da case e botteghe fatiscenti, oggi il Ghetto custodisce viuzze di ciottoli, eleganti piazzette e qualche bel negozio di arte ed articoli vintage. Una delle aree che preferisco in tutta la città.

Caffè Pedrocchi

Basta ricordare che secondo il suo ideatore il Caffè Pedrocchi sarebbe dovuto diventare “il caffè più bello della Terra” per pregustare lo splendore e la sfarzosità di questo salotto cittadino. Edificio storico simbolo della città di Padova inaugurato nel 1831, il Caffè Pedrocchi è sempre stato fulcro di grande fermento intellettuale per studiosi, letterati e per gli stessi padovani.

Avete mai sentito qualcuno riferirsi a Padova con “la città dei tre senza”? Il Caffè Pedrocchi era effettivamente il caffè senza porte perchè aperto giorno e notte fino al 1916, quando iniziò a chiudere la sera per evitare che le luci diventassero di riferimento per i bombardamenti austriaci.

Il menu è ricco ma per non tradire la tradizione ordinate il famoso Caffè Pedrocchi: caffè espresso, sciroppo alla menta, panna fresca ed una spolverata di caffè amaro.

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Basilica di Sant’Antonio

Eccoci arrivati al secondo dei tre senza. La Basilica di Sant’Antonio è il monumento religioso principale di Padova e viene comunemente chiamata Il Santo. Parliamo di una delle più grandi chiese del mondo e meta di pellegrinaggio di oltre 6,5 milioni persone all’anno, la cui costruzione iniziò nel 1232 per ospitare la tomba del frate francescano Antonio.

Non amo particolarmente l’interno, ma trovo invece l’esterno molto interessante. Imperdibili la vista e la foto di rito provenendo da via Belludi. Riconoscerete una curiosa combinazione di stili: non solo gotico e romano, ma anche bizantino e moresco. In ogni caso, una tappa imperdibile quando si tratta di visitare Padova in uno o due giorni. A pochi passi troverete anche Pontcorvo, un angolino molto pittoresco dove in primavera fiorisce uno splendido glicine.

Orto Botanico

A pochi passi dal Santo troverete una delle punte di diamante dell’offerta turistica e culturale di Padova. Inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 1997, l’Orto Botanico di Padova è il più antico orto botanico universitario del mondo. Tappa imperdibile sia dal punto di vista storico che scientifico, dal 2014 custodisce anche il Giardino delle Biodiversità, dedicato alla flora dei cinque continenti.

Una visita assolutamente imperdibile quando si visita Padova, di sicuro al suo massimo splendore nella tarda primavera. Il biglietto intero costa 10 euro, è possibile aderire alle visite guidate con un sovrapprezzo di 5. Vi suggerisco di consultare il sito ufficiale per ulteriori informazioni su orari, visite ed ingressi.

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Prato della Valle

La cartolina più famosa di Padova? Probabilmente Prato della Valle. Si tratta di una delle piazze grandi d’Europa ed il nome deriva dal latino pratum vallis: si trattava infatti di un’area tradizionalmente utilizzata a scopi commerciali (pratum), ma dalla conformazione concava e quindi paludosa (vallis).

Nasce proprio da qui la grande innovazione portata dal suo committente Andrea Memmo, che 1775 progettò Prato della Valle non solo come semplice piazza, ma anche come opera di riqualificazione ambientale. È dedicata a lui la parte centrale del nostro prato senza erba, l’Isola Memmia. Tutto intorno alla canaletta sorgono invece 78 statue di personaggi padovani, di nascita o di adozione. Attendiamo speranzosi l’aggiunta della statua di Elena Cornaro, prima donna laureata al mondo.

Soprattutto se si hanno solo uno o due giorni a disposizione per visitare Padova è importante sapere che la zona nord di Prato della Valle ospita il mercato ortofrutticolo nei giorni feriali, mentre l’intera piazza viene occupata dal mercato del sabato. La terza domenica del mese, invece, è il turno del mercato dell’antiquariato. Il mercato del sabato è tradizionale ma non vi permetterà di apprezzare la piazza nella sua interezza, in questo caso vi suggerisco di attendere il tardo pomeriggio o la prima serata.

La Specola

Vi ho proposto un itinerario molto intenso per trascorrere un giorno a Padova, me ne rendo conto. L’ultima tappa è davvero veloce, ma non posso che suggerirvi di dare almeno una rapida occhiata alla Specola di Padova da Ponte Paleocapa. Si tratta di una delle prospettive più fotografate della città e, al calar del sole, dà decisamente del suo meglio.

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Cosa vedere a Padova in due giorni

Se avete più tempo a disposizione e vi state chiedendo cosa vedere a Padova in due giorni, ecco i miei consigli.

La Street Art padovana

Se amate la street art posso assicurare che a Padova non vi annoierete. È ormai parte integrante del patrimonio culturale cittadino, le opere sono numerose, bellissime e molto amate sia dai locali che dai turisti. Si integrano in modo sublime con vie ed edifici, valorizzano le location più famose ma si nascondono anche in zone più periferiche e poco frequentate. Attendiamo sempre con impazienza le nuove creazioni dei nostri artisti.

I maggiori esponenti della street art padovana sono Kenny Random, Alessio B. e Tony Gallo. Vorrei suggerirvi un modo originale per conoscere alcune delle opere più belle e famose di Kenny Random, dove il protagonista è l’ormai iconica sagoma nera con il cilindro. È possibile partecipare ad una vera e propria caccia al tesoro alla scoperta del centro storico di Padova e delle opere dell’artista: scaricate l’app Sato Code e acquistate i biglietti per l’esperienza Deep Desire. Vi attende un gioco divertente e studiato nel minimo dettaglio, fatto di indizi e rompicapo. L’ho testato personalmente e la mia recensione è eccellente!

Palazzo Bo

Ricordate quando, all’inizio dell’articolo, vi accennavo a quanto sia difficile suggerire cosa vedere a Padova in uno o due giorni? Come possiamo, ad esempio, tralasciare l’importanza dell’Università di Padova? È seconda solo a Bologna, nel nostro paese, per anno di nascita ed è anche una delle più prestigiose in tutta Europa. L’Università di Padova sorge nel 1222 grazie al trasferimento in città di un gruppo di studenti e professori di legge provenienti proprio dall’ateneo bolognese.

Visitare Palazzo Bo, la sua storica sede, è un’esperienza che vi farà comprendere un altro importate pezzetto della lunga storia patavina. Le visite sono guidate e avrete l’occasione, tra le varie tappa, di ammirare il famoso teatro anatomico.

Musei Civici degli Eremitani

Il complesso dei Musei Civici include il Museo Archeologico ed il Museo d’Arte Medioevale e Moderna. Le esposizione sono ospitate nei chiostri dell’ex convento dei frati Eremitani, a pochi meti dalla Cappella degli Scrovegni. Come anticipato sopra, il biglietto di ingresso e cumulativo e costa 14 euro. Visitando la Cappella degli Scrovegni sarebbe quindi naturale passare anche per i musei tuttavia, trascorrendo poco tempo in città, è indispensabile fare delle scelte. Come sempre quando si tratta di musei, vi suggerisco di scegliere o meno di visitarli non solo a seconda del tempo a disposizione, ma anche dell’interesse personale verso le materie.

Museo del Precinema

Che luogo romantico ed affascinante il Museo del Precinema, una vera perla ancora poco conosciuta. Si trova al terzo piano di Palazzo Angeli, in Prato della Valle, e custodisce una collezione che stuzzicherà la vostra curiosità anche se non siete esperti ed esperte del settore.

L’ingresso intero viene 6 euro, il museo è chiuso il martedì, tutto il mese di agosto e in qualche altra giornata che vi invito a verificare sul sito ufficiale. Se possibile, contattate il personale per essere eggiornati in merito a possibili visite guidate, sempre interessanti.

Cosa vedere a Padova: la mappa

Nota: per quanto riguarda le opere di street art troverete nella mappa solo una delle più celebri di Kenny Random, The Kiss. Le altre vi invito a scoprirle esplorando la città, oppure fatemi sapere se può interessarvi un itinerario dedicato.

I miei suggerimenti su cosa vedere a Padova in uno o due giorni terminano qui. Padova non sarà una città enorme, ma i punti di interesse sono davvero numerosi, non avrei mai potuto includerli tutti in un breve itinerario. Come non pensare, ad esempio, al Museo Astronomico? Oppure al Battistero del Duomo? Con questi ultimi spunti vi invito a visitare Padova personalmente e a farmi sapere se soddisferà le vostre aspettative. Fatemelo sapere nei commenti, insieme a qualsiasi eventuale dubbio o domanda.

A presto,

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

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