Ubud e dintorni: cosa vedere nel cuore di Bali

Come raccontato nell’articolo dedicato a Viaggio in Indonesia: itinerario di 2 settimane a Bali e Flores parte del mio soggiorno a Bali si è concentrato proprio a Ubud e dintorni, utilizzando la cittadina  come base anche per visitare alcune tappe un po’ più distanti. Ubud viene considerata il centro culturale di Bali: sebbene caotica e trafficata continua a mantenere il suo fascino, soprattutto se si devierà leggermente dai sentieri più battuti e gli itinerari ormai scontati.

Se un itinerario tra Ubud e dintorni è quello che state cercando, questo articolo farà proprio al caso vostro. Ho voluto infatti fuggire (per quanto possibile) dall’overtourism di Bali cercando qualche angolino di pace o zona meno nota. Ne troverete qualcuna in questo articolo, ma anche nel post dedicato a Cosa vedere a Bali Nord e Munduk: itinerario tra cascate e risaie che, se state pianificando un viaggio a Bali, vi suggerisco sicuramente di leggere.

Quanti giorni trascorrere ad Ubud

Nel mio itinerario ho previsto di trascorrere 4 notti ad Ubud, utilizzando le giornate a disposizione sia per visitare le attrattive della città e degli immediati dintorni, sia per esplorare punti di interesse più distanti. Troverete prima un approfondimento sulle attrattive di Ubud e quelle a pochi chilometri di distanza, dopodichè vi illustrerò come ho organizzato anche le altre due giornate.

Dove dormire a Ubud

Ubud, ma Bali in generale, è uno di quei posti nel mondo in cui sarà difficile scegliere dove dormire: gli alloggi sono, in media, economici e bellissimi. Io conservo un ricordo davvero meraviglioso del nostro soggiorno in villetta con piscina privata e colazione inclusa, l’unico neo è stata la posizione un po’ decentrata.

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L’hotel mette sempre a disposizione una navetta per il centro ed è un servizio comodissimo, ma purtroppo è il traffico ad intralciare i piani. D’altro canto, questo complesso di villette è davvero un’oasi di pace e nel complesso è stata una scelta più che azzeccata.

Questa potrebbe essere una valida alternativa rinunciando alla piscina privata (è comunque presente quella comune).

Cosa vedere a Ubud e dintorni

Palazzo di Ubud

Il centro vero e proprio di Ubud si snoda tra poche ma affollate strade ricche di negozietti, locali e bar. Qui si concentrano anche gli edifici più interessanti che meritano una, seppur veloce, visita. Primo fra tutti il Palazzo Reale, residenza ufficiale della famiglia reale di Ubud ed espressione massima dell’architettura balinese degli inizi del XIX secolo.

Il palazzo fu edificato tra il 1800 e il 1823 durante la reggenza del sovrano Ida Tjokorda Putu Kandel ed è stato in seguito ben mantenuto dagli eredi della dinastia, fino a giungere ai nostri giorni in ottimo stato di conservazione. La visita è abbastanza rapida perchè si limita quasi unicamente agli esterni, ma molto interessante.

Qui, la sera, è anche possibile assistere ad uno spettacolo tradizionale di danza Legong. Durante il giorno diversi venditori vi proporranno i biglietti per l’equivalente di circa 10 euro.

Tempio di Saraswati

Il Pura Taman venne costruito negli anni 1951-52 e venne dedicato alla dea indù dell’arte, della letteratura e della conoscenza, detta appunto Saraswati.

Fino alla scorsa estate l’accesso era gratuito mentre ora sono richieste 25.000 IDR, circa 1,50 euro. La cifra è irrisoria ma allo stesso tempo un po’ ingiustificata dato che, di questo tempio, in realtà si ammira solo la facciata. Rimane comunque scenografico, visto anche il laghetto di fiori di loto antistante.

Campuhan Ridge Walk e risaie

I miei ricordi più belli a Ubud hanno tutti un colore predominante: il verde acceso, quello delle risaie. Allontanandovi di poco dal centro potrete passeggiare liberamente lungo piccoli sentieri che le attraversano e che passano per piccoli e deliziosi risorantini – si chiamano warung – circondati dalla bellezza della natura indonesiana.

In particolare, cercando sulla mappa la Subak Juwuk Manis Rice fields walk, in pochi minuti vi ritroverete circondati da un contesto stupendo e sarà imperdibile una sosta al Sweet Orange Warung, uno dei miei posti in assoluto preferiti ad Ubud.

Da non perdere anche una passeggiata lungo la suggestiva Campuhan Ridge Walk.

Monkey Forest

Quella della Monkey Forest è un’esperienza sicuramente particolare e, seppur molto turistica, l’ho trovata interessante e divertente. Come si intuisce dal nome completo, Sacred Monkey Forest Sanctuary, si tratta di una riserva naturale ed un complesso di templi dove circa 1260 macachi vivono in completa libertà.

Proprio per questo motivo è indispensbile tenere bene a mente alcune norme di comportamento: non fissare le scimmie negli occhi, non mostrare loro cibo, evitare di maneggiare sacchetti e, in generale, qualsiasi oggetto che la scimmia potrebbe trovare interessante. I macachi infatti sono molto curiosi e ormai abituati ad avere a che fare con le persone, non è raro che saltino addosso ai turisti in cerca di cibo (o semplicemente per dispetto?).

Personalmente adoro osservare come si comportano i nostri antenati, ma se per caso ne siete intimoriti evitate questa visita perchè non ve la godreste. Non è obbligatoria, solo perchè tutti ci vanno.

Risaie di Tegalalang

Le risaie di Tegalalang sono probabilmente le più famose di Bali e si trovano a meno di 10 km a nord di Ubud. Potete raggiungerle velocemente con un taxi, nel nostro caso abbiamo approfittato della variante scooter di Grab. Ci siamo poi accordati con i nostri autisti per continuare il giro nelle tappe successive, in modo da non dover fare una nuova richiesta ad ogni tratta.

Le risaie di Tegalalang hanno il vantaggio di essere molto scenografiche perchè terrazzate. Sono davvero stupende, di un verde meraviglioso. Il lato negativo è che sono le più frequentate e sfruttate a livello turistico. All’ingresso quindi troverete un bar con musica alta, diversi set fotografici e le famose altalene su cui salite con abiti svolazzanti noleggiati poco prima.

Il consiglio è di allontanarsi il più possibile ed addentrarsi tra le risaie seguendo i sentieri, più o meno evidenti, che le percorrono.

Tirta Empul

A poco più di 5km dalle risaie di Tegalalang sorge il tempio di Tirta Empul (letteralmente “sorgente sacra”), uno dei più famosi di Bali. L’immagine più nota è quella del rituale di purificazione nelle vasche al quale, ve lo anticipo, non ho partecipato. Il tempio è preso davvero d’assalto dai turisti e in molti casi mi è sembrato che il rituale fosse visto più come un’opportunità di avere foto e video da condividere sui social, che un momento di raccolta e preghiera.

Per questi motivi non ho partecipato al rituale e mi sono limitata ad osservare. Sappiate comunque che, se vorrete farlo, vi verranno noleggiati gli abiti per immergervi in acqua.

Il tempio è dedicato a Vishnu e, spiritualità a parte, è interessante sapere che svolge un ruolo fondamentale nel sistema di irragazione balinese, chiamato subak.

Pura Gunung Kawi Sebatu

Su questo tempio c’è una grande confusione in merito tanto che, al momento della pubblicazione di questo articolo, anche la corrispondenza tra localizzazione e contenuto di Wikipedia è errato. Per essere del tutto chiari il tempio in questione è qui, ma non è quello che ospita il complesso funerario con 10 santuari scavati nella pietra (questo dovrebbe chiamarsi solo Gunung Kawi).

Anche il Gunung Kawi Sebatu, come il Tirta Empul, è dedicato a Vishnu e anche qui la protagonista è l’acqua, con la differenza che vi troverete a passeggiare in un luogo molto meno affollato. Di certo più piccolo, ma anche più tranquillo. Non so dirvi quale dei due templi (quasi) omonimi meriti di più una visita, ma la nostra è stata molto piacevole.

Cosa fare a Ubud e dintorni: altre attività

Nel caso il vostro soggiorno a Ubud si prolungasse di un giorno o due, ecco delle ottime opzioni per alcune attività aggiuntive da prevedere.

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Il mio itinerario a Ubud e dintorni

Dopo avervi raccontato cosa vedere a Ubud e dintorni, entro più nel dettaglio spiegandovi come ho suddiviso le visite durante i quattro giorni di permanenza.

Cosa vedere a Ubud e dintorni: giorno 1

Il primo giorno a Ubud è stato dedicato al centro e alle immediate vicinanze.

  • Campuhan Ridge Walk
  • Ubud Palace
  • Saraswati Temple
  • Monkey Forest
  • risaie nei dintorni del Sweet Orange Warung
  • spettacolo di danze tradizionali

Cosa vedere a Ubud e dintorni: giorno 2

Il secondo giorno a Ubud è stato dedicato ai punti di interessa a nord della cittadina.

  • Tirta Empul
  • Risaie di Tegalalang
  • Pura Gunung Kawi Sebatu

Cosa vedere a Bali Est: giorno 3

Il terzo giorno stato dedicato all’esplorazione della zona orientale di Bali. Non troverete menzionato il tempio di Lempuyang perchè ho deciso di non visitarlo visto l’affollamento eccessivo e le ore di attesa per farsi scattare la famosa foto alla Porta del Paradiso. Insomma, non era quello che stavo cercando, ma è effettivamente una delle tappe più comuni.

Per esplorare la parte est dell’isola ci siamo affidati ad una guida e ad un driver e confermo che, a mio parere, si tratta del modo migliore per visitare queste zone ed ottimizzare gli spostamenti.

  • Tirta Gangga
  • risaie di Sidemen
  • Tempio Madre di Besakih
  • Penglipuran Village

Cosa vedere a Bali Nord: giorno 4

Il quarto giorno è stato quello che ci ha portati verso la parte nord dell’isola, dove abbiamo anche alloggiato per due notti e che è diventata la mia zona preferita di Bali. Decido di parlarvene brevemente anche qui perchè non di rado viene visitata con tour giornalieri. Non perdete le magnifiche risaie di Jatiluwih, il Pura Ulun Danu Bratan e le Banyumala Waterfalls.

Il mio cosiglio, in ogni caso, è di dedicare a questa parte dell’isola un po’ più di tempo. Nel nostro caso ci siamo accordati con la nostra guida prenotando un classico tour di Bali nord e chiedendo di essere lasciati al nostro alloggio di Munduk, invece di tornare a Ubud.

Il mio itinerario tra Ubud e dintorni termina qui e spero vi sarà utile per organizzare il vostro. Sebbene abbia scoperto una cittadina più trafficata e confusionaria di quanto immaginassi, mi sarei fermata volentieri un paio di giorni in più. Capirete presto, infatti, che è sufficiente discostarsi di poco dalle strade più battute per trovarsi circondati da colori e paesaggi indimenticabili.

Alla prossima,

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

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