Weekend a Bruxelles e Bruges: 3 giorni nelle Fiandre

Con un po’ di ritardo vi racconto finalmente il weekend passato tra Bruxelles e Bruges. Quanto è bello quando le festività coincidono con un venerdì o un lunedì? Un giorno da aggiungere al weekend – sempre troppo breve – ci apre un ventaglio abbastanza ampio di alternative. Complici lunedì primo maggio e un volo a/r a 40 euro per una capitale europea che ancora mancava all’appello, sono partita alla volta di Bruxelles, con lo scopo di visitarla insieme ad un’altra celebre meta nelle Fiandre, Bruges. Tutto questo studiando l’itinerario di 3 giorni che sto per condividere con voi.

Bruxelles è una di quelle città che di solito non entusiasma. “Non c’è niente da vedere”, “Costa tanto”, a volte ho addirittura letto “E’ brutta!”. Ho quindi pensato di andare a controllare con i miei occhi, già abbastanza sicura, in partenza, che sarei tornata con opinioni differenti. E così è stato!

Vi racconto qui di seguito il mio itinerario. Potete comodamente visitare sia Bruxelles che Bruges in 3 giorni, non fermatevi quindi alla capitale.

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Weekend a Bruxelles e Bruges: primo giorno

Una cosa bisogna ammetterla, il centro di Bruxelles è davvero bello, ma è anche abbastanza piccolo. In una giornata riuscirete ad apprezzare tutte le attrattive principali situate nella zona centrale e questo è il motivo per cui mi sento di ammettere che 3 giorni a Bruxelles forse siano un po’ troppi.

Sono partita dal Manneken Pis vista la vicinanza con il mio Airbnb e mi sono stupita (come credo qualsiasi altra persona abbia visitato Bruxelles) nel vedere questa piccola statua di un bambino che fa pipì (traduzione letteraria di Manneken Pis) accerchiata da turisti entusiasti armati di fotocamera. Anche io una foto l’ho scattata, chiaro!

Lo sapete però perchè è il simbolo della città? La leggenda narra di un bambino che facendo pipì spense la miccia di una bomba che avrebbe altrimenti distrutto Bruxelles. Pensate che questa statuetta vanta anche un guardaroba di più di 800 abitini, conservati presso il Museo della Città ubicato nella Casa del Re, con cui viene abbigliata in determinati giorni dell’anno. Da invidiare, o no?

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Il famoso Manneken Pis di Bruxelles

Messa la spunta a questo must-see passiamo a qualcosa di decisamente più interessante: la Grand Place. La piazza principale di Bruxelles è imponente e, in una parola, magnifica. E’, senza alcun dubbio, una delle piazze più belle che abbia mai visto. Non per niente La Grande Place di Bruxelles è stata iscritta nel 1998 nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. I palazzi principali che la delimitano sono il Municipio, la Casa del Re e i palazzi delle corporazioni, distinguibili tra loro per differenti decorazioni e stemmi. Serve che vi dica che la sera acquista ancora più fascino? Andate ad accertarvene di persona, non vi deluderà!

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La meravigliosa Grand Place di Bruxelles

Dopo la Grand Place dirigetevi verso le Gallerie Reali Saint-Hubert, aperte nel 1847 e da sempre meta preferita dell’alta società di Bruxelles. Eleganti e sfarzose gallerie coperte dove troverete locali, cioccolaterie e negozi (storici o meno). Ricordano molto i passages parigini. Una volta percorse le gallerie, concedetevi una passeggiata tra le viette dell’Illot Sacre, sicuramente una delle zone più belle e caratteristiche, tranquilla la mattina e movimentata la sera, complice la presenza del famosissimo Delirium Cafè.

Dirigiamoci ora verso Place St.Catherine, collocata in un quartiere originariamente dimora di marinai. Qui un tempo scorreva il il fiume e i pescherecci attraccavano per scaricare il pescato. I ristoranti nei dintorni seguono questa tradizione, ma se volete fare come la gente del posto fermatevi ad ordinare qualcosa da Mer du Nord e gustate le sue prelibatezze nella piazza, che è davvero molto piacevole.

Prossima meta? La Bourse! Ho trovato questa zona sempre molto attiva e piena di giovani, un vero punto di incontro. Qui troverete anche un’altra famosa tappa che potete considerare per il pranzo: Fritland. Preparatevi ad una lunga coda nonostante la scelta di tutti sia quasi sempre la stessa: la Mitrajette. Un pezzo di baguette ripiena di carne, verdure, salse a scelta e le immancabili frites, le patatine fritte!

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Le Gallerie Reali Saint-Hubert

Dedichiamo la prima parte del pomeriggio ad un quartiere molto celebre di Bruxelles, il Sablon, ricco di negozi di oggettistica, mobili e antiquariato. Mi raccomando, per raggiungerlo percorrete Rue de Roleebeek, una, a mio parere, delle stradine più belle di Bruxelles. A Sablon troviamo la chiesa di Notre Dame du Sablon, in stile gotico, e la Place du Petit Sablon, che ospita dei bei giardini in cui concedersi qualche minuto di sosta a bordo fontana.

L’itinerario prosegue percorrendo Rue de la Regance in direzione Place Royale. Si affacciano sulla piazza alcuni importati edifici, come il Palais de Bruxelles, il Musee Magritte e il MIM (Musée des Instruments de Musique). Tuttavia, c’è un punto, a pochi passi da qui, che non potete perdere: il Mont des Arts. Da qui la visuale su Bruxelles è imperdibile!

Il nostro itinerario di oggi giunge quasi al termine, e come ultima tappa vi consiglio di passare per la Concattedrale di San Michele e Santa Gudula, che ricorda moltissimo la cattedrale di Notre Dame. Per raggiungerla, se Bruxelles vi sta regalando qualche raggio di sole, fate una breve deviazione e passate per il Parc de Bruxelles.

Weekend a Bruxelles e Bruges: secondo giorno

Ve l’ho già anticipato all’inizio del post: se ci si trova a Bruxelles, visitare Bruges è praticamente un dovere morale! Famosa per i suoi ponti, canali e romantici scorci, visitandola sembra quasi di fare un salto indietro nel tempo. Il sottofondo di zoccoli di cavalli che trottano sul porfido di pietra vi farà entrare in un’altra epoca. Rispetto a Bruxelles si trova a nord-ovest e potete raggiungerla con un’ora di treno dalla capitale.

COME ARRIVARE A BRUGES IN TRENO: IL WEEKEND TICKET

Vi do un consiglio molto importante: se visitate Bruges nel weekend, acquistate il Weekend Ticket. Con il Weekend Ticket vi è permesso, da venerdì sera a domenica sera, di viaggiare a metà prezzo. Questo vi consentirà di pagare il biglietto a/r per Bruges poco più di 15 euro. Per comodità, l’avevo acquistato sul sito delle ferrovie belga prima della partenza.


Il tragitto dalla stazione di Bruges al centro potete tranquillamente percorrerlo a piedi in una decina di minuti. Il vostro itinerario comincerà proprio lungo questo percorso costeggiando il laghetto Minnewater e il Begijnhof, il beghinaggio di Bruges. Il termine Beghinaggio si riferisce a una serie di piccoli edifici abitati dalle suore beghine, che però abbandonarono Bruges nel 1937. Il complesso è ora abitato dall’ordine delle benedettine.

Ammirate le tipiche case bianche, i sentieri di ciottoli, i lampioni in vecchio stile e i giardini alberati. In primavera potrete apprezzare la bellezza dei narcisi gialli in fiore. Un luogo di ritiro e silenzio, fuori dal caotico centro della cittadina. Se avrete la mia stessa fortuna, visiterete la chiesa allo scoccare dell’ora, quando una delle suore verrà a suonare la campana alla vecchia maniera: tirando la corda!

Begijnhof a Bruges

Begijnhof a Bruges

Ora siete pronti per immergervi nella Bruges più turistica e affollata, ma altrettanto imperdibile. Raggiungete la splendida piazza principale percorrendo alcuni dei punti più belli di Bruges: il Bonifacius Bridge e il Rozenhoedkaai, il canale principale. Giunti alla piazza vi si aprirà uno spazio enorme, il Markt, circondato da bei palazzi e case colorate. Spicca la torre civica medioevale, il Belfort, simbolo della città. Se siete disposti, soprattutto in primavera ed estate, ad una lunga attesa, potete scalare i suoi 366 gradini e godere di un’ottima visuale dei tetti di Bruges (aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 18 – costo del biglietto: 10 euro).

La miglior attività a cui potete dedicarvi sarà ora passeggiare e perdervi tra le viette. Non dimenticate di passare per il Burg, seconda piazza per importanza. Spingetevi poi fino a Jan van Eyckplein per una bella visuale sul canale. Per il pranzo, vi do una dritta. I ristoranti di Bruges sono notoriamente molto costosi e, sarò onesta, ci sono così tanti locali turistici in città che trovare un’alternativa autentica e allo stesso tempo accessibile, potrebbe rivelarsi un’impresa. Vi consiglio allora di puntare su una vietta appena fuori dalla confusione e andare da Bagelsaloon dove, come potete intuire, la specialità sono i bagels. In una parola? Squisiti!

I canali di Bruges

I canali di Bruges

Per il vostro pomeriggio a Bruges vi consiglio di saltare in sella alla bici e andare a vedere… i mulini! Ebbene sì, a poca distanza dal centro troverete una Bruges molto più rilassata e disseminata, lungo il fiume, di molti mulini a vento. Noleggiando una bici per un paio d’ore potrete tranquillamente vederli e rilassarvi un po’ sui prati che li circondano. Vi sentirete gente “del posto” e sarà il modo migliore per terminare la vostra giornata qui!

Dove noleggiare la bici a Bruges?

Ho noleggiato la bici da Bruges Bike Rental, a poca distanza dal Markt. Il costo del noleggio per due ore è stato di 7 euro a bicicletta.

I mulini di Bruges

I mulini di Bruges

Weekend a Bruxelles e Bruges: terzo giorno

Vi racconto il mio itinerario seguendo l’ordine cronologico, ma combinate le giornate (soprattutto la seconda e la terza) come meglio si adatta ai vostri voli di ritorno. La terza giornata potete cominciarla visitando uno dei quartieri più autentici e popolari di Bruxelles, il Marolles. Qui si tiene, tutti i giorni dalle 6 fino al primo pomeriggio, il famoso mercato delle pulci. Più precisamente, ha luogo in Place du Jeu de Balle. Troverete tutto quello che vi aspettate – e anche che non vi aspettate! – da un mercato delle pulci. Probabilmente in mezzo all’accozzaglia di merce non noterete nulla di vostro interesse ma, almeno per me, una visita ai mercati vale sempre un’oretta di tempo.

Nel Marolles che, ammettiamolo, non si distingue per fascino nell’architettura, trovate anche molti bellissimi negozi di antiquariato, principalmente in Rue Blaes. Se ce n’è uno che non potete perdere è Stefantiek, proprio davanti alla chiesa di Notre Dame de la Chapelle. Preparatevi ad entrare in un enorme labirinto di oggetti di antiquariato di ogni genere. Affascinante, a dir poco!

Antiquariato nel marolles

Tra i negozi da non perdere nel Marolles, c’è sicuramente Stefantiek.

Dopo la mattinata a girovagare per negozi e mercati, prendete un autobus e dirigetevi verso un’altra importante tappa a Bruxelles: il Parlamento Europeo. Purtroppo il primo maggio, festivo anche in Belgio, non ho avuto modo di visitare il suo museo multimediale, il Parlamentarium. L’ingresso è gratuito e, se lo preferite, potete anche riservare la vostra entrata online.

A questo punto non posso non segnalarvi, nelle vicinanze, un’altra tappa imperdibile del nostro tour “parallelo” di Bruxelles, quello culianrio! Qui vicino infatti, in Place Jordan, trovate il più famoso camioncino di frites di Bruxelles: Maison Antoine. Vi segnalo che i bar circostanti accettano ben volentieri i clienti di Maison Antoine nei loro tavoli, a patto ovviamente che ordiniate qualcosa da bere. Sarà ormai pomeriggio: se rimane un po’ di tempo prima del vostro volo di ritorno potete concedervi una passeggiata al Parc du Cinquantenaire, meglio se in una giornata di “sole” belga, oppure tornare verso il centro e fare un giro tra Avenue Louise, la via delle grandi firme, e il grazioso Egmontpark.

Il nostro itinerario di 3 giorni tra Bruxelles e Bruges si conclude così, soddisfatti della meta scelta, del meteo clemente, e delle bellezze – varie e diverse tra loro – ammirate in soli 3 giorni. La Grand Place da sola, probabilmente, vale il viaggio. E lo stesso vale per Bruges che, sebbene presa d’assalto dai turisti, rimane un gioiellino da vedere e in cui perdersi senza meta.

Voi avete mai visitato le Fiandre? Cosa ne pensate di queste due città? Secondo voi ho dimenticato qualcosa?

A presto,

Martina

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Martina

Sono Martina, abito a Padova e nella vita, oltre ad essere un’instancabile viaggiatrice, sono una Web Developer a tempo pieno. Amo la fotografia. Spero di riuscire ad ispirare chi, come me, è animato da una grande passione per la scoperta di posti nuovi.

6 Comments

  1. Sono pure io appassionata di viaggi,per fortuna ho potuto vedere molti luoghi nel mondo e poi essendo camperistcon mio marito abbiamo girato un bel po’..da una decina di anni porto le mie amiche( 8) a visitare le città Europee a marzo.. proprio stamattina ho parlato loro di Brussels..e Bruges… ed il tuo racconto è stato illuminante! Io abito a Castelfranco Veneto, vedi siamo pure vicine di casa. Grazie ora vediamo se a marzo 2020 si andrà a Brussels o Lisbona! Brava , grazie

    • Ciao Daniela!
      Ma complimenti 🙂 Ti prendi gli oneri (e gli onori!) di un’organizzazione non da poco, le tue amiche sono davvero fortunate.
      Sono felice che il post ti sia piaciuto, hai già dato un occhio anche a quelli su Lisbona?
      Qualsiasi sarà la vostra meta sono certa sarà un bellissimo viaggio.

      A presto e grazie di cuore per il tuo riscontro!

      Martina

  2. Articolo fatto davvero bene, grazie per i consigli e per la precisione delle descrizioni e delle modalità di spostamento.
    Mi sarà davvero di grande aiuto! 🙂
    <3

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