Come sapete amo conoscere culture lontane, ma scoprire e riscoprire i fiori all’occhiello della nostra Italia è sempre motivo di grande soddisfazione e, perchè no, anche orgoglio. Quando si ama viaggiare qualsiasi destinazione, vicina o lontana, è in grado di suscitare in noi delle emozioni, ma anche un pizzico di impazienza e curiosità prima della partenza. Nell’articolo di oggi voglio suggerirvi di una destinazione tutta italiana, al largo delle magnifiche coste toscane: l’Isola del Giglio.
Scegliere questo piccolo capolavoro dell’Arcipelago Toscano vi condurrà in un luogo poetico, ideale per chi ama ricercare nella natura la dimensione perfetta per il proprio benessere. Approdando a Giglio Porto si apprezza fin da subito l’atmosfera rilassata e si entra subito in contatto con abitanti locali affabili e genuini nei modi. Ma l’isola ovviamente ha molto alto da offrire e vale assolutamente la pena viverla ed esplorarla nella sua totalità.
Questa piccola isola di poco più di 23 km² al largo delle coste toscane è a dir poco suggestiva, una costa frastagliata impreziosita da grotte e spiagge riservate. Per raggiungere questo piccolo paradiso terreste è necessario affidarsi alla comoda soluzione del traghetto, dalla località di Porto Santo Stefano. Proseguendo nella lettura scoprirete la comodità di prenotare il traghetto direttamente da pc o smartphone, e non mancheranno alcuni spunti per escursioni e attività indimenticabili.
La praticità dei portali di prenotazione traghetti
Come avrete già intuito, partire alla volta della bellissima Isola del Giglio è un ottimo modo per lasciarsi stupire dalla bellezza della natura. Per raggiungere questa perla dell’Arcipelago Toscano consiglio di utilizzare dei comodi portali online, come ad esempio traghetti-giglio.it, dove avrete a disposizione tanti e semplici strumenti per organizzare al meglio la partenza.
Basterà riempire i campi inerenti alla data di partenza, al porto di imbarco e alla destinazione prescelta per conoscere le soluzioni di viaggio più in linea con le proprie esigenze. Potrete trovare la soluzione migliore con grande praticità, risparmio di tempo e persino approfittare di alcune offerte vantaggiose che faranno venire ancora più voglia di preparare i bagagli e di partire per un’avventura alla scoperta di questo pezzetto di Mediterraneo.
L’Isola del Giglio tra mare, grotte esclusive e cibo
invitante
A questo punto suppogo che la bellezza di questo luogo non possa essere messa in discussione ma, cosa fare all’Isola del Giglio? Giglio Porto – come detto – può essere considerata la prima tappa dell’isola, perchè è qui che approdano tutti i traghetti in partenza dalle coste toscane.
Dal capoluogo, a seconda delle preferenze, è possibile organizzare un romantico giro per le vie del paese per entrare a contatto con la più autentica atmosfera isolana, tra il via vai di gente locale e turisti. È quasi d’obbligo una deviazione alla Torre del Saraceno, che vi riporterà subito ai fasti del Cinquecento, periodo florido per lo sviluppo di numerose opere di architettura civile e militare sull’isola.
Al termine di una giornata trascorsa tra visite, escursioni a piedi e qualche tuffo al mare, concedersi una buona cena è un’ottima idea: scegliendo uno dei ristoranti tipici sarà possibile apprezzare deliziose pietanze di mare, come il pescato di Paranza e un crudité di mare davvero ricco. Se siete alla ricerca di qualche esperienza più avventurosa, considerate le numerose escursioni in barca, perfette per conoscere l’isola dalla privilegiata prospettiva del mare.


A bordo di una barca – capitanata da skipper esperti conoscitori della zona – il Giglio vi apparirà in tutto il suo splendore: un’alternanza spettacolare di calette nascoste e di spiagge assolate. Qui è davvero impossibile rifiutare l’invito ad un tuffo in queste acque così cristalline. Altro punto di interesse sull’isola sono torri di avvistamento, come quella del Campese che domina l’omonima baia, e quella del Lazzaretto, dove si narra che un tempo sorgesse un ospedale atto a ricevere gli infermi giunti da zone flagellate dalle epidemie.
Avete mai visitato l’Isola del Giglio?
Martina