Se state pianificando un viaggio in Colombia avete l’opportunità di trascorrere qualche giorno in uno degli ecosistemi più importanti ed estesi del pianeta: l’Amazzonia. In questo articolo troverete tutte le informazioni pratiche per pianificare la vostra permanenza e le attività nella foresta amazzonica colombiana, vi aiuterò a fare chiarezza su come organizzare questa tappa e sfruttare al meglio le giornate.
L’Amazzonia è un’esperienza unica che va affrontata e pianificata con attenzione, tenendo in considerazione alcune accortezze. È giusto capire innanzitutto se sia una destinazione adatta ai propri interessi e se siamo disposti ad abbracciarne, oltre che le bellezze, anche i limiti. Limiti che per fortuna ancora esistono, mantenendola una destinazione non sopraffatta dal turismo di massa ed autentica. Per me è stata una tappa fodamentale del viaggio ed è senza dubbio l’esperienza nella natura più immersiva che abbia mai fatto.
L’Amazzonia: qualche numero
L’Amazzonia è la più vasta foresta pluviale del pianeta e si estende per oltre 6,7 milioni di chilometri quadrati. Copre il bacino del Rio delle Amazzoni e si sviluppa attraverso nove Paesi sudamericani: principalmente Brasile, ma anche Perù, Colombia, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese. Questo ecosistema unico ospita circa il 10% delle specie viventi conosciute sulla Terra e svolge un ruolo cruciale nella regolazione del clima globale, grazie alla sua capacità di assorbire enormi quantità di anidride carbonica. Visitare l’Amazzonia in modo consapevole significa entrare in contatto con una delle aree più straordinarie e vitali del pianeta.
Quando andare in Amazzonia colombiana
In controtendenza rispetto al resto del paese, l’Amazzonia colombiana conosce tra dicembre e marzo i suoi mesi più umidi e piovosi. Il periodo migliore e più secco è invece quello di luglio e agosto, rendendola quindi una tappa ideale per un itinerario estivo.
Ho viaggiato in Colombia tra febbraio e marzo, dunque le incertezze non sono mancate. Ero quasi pronta a rinunciare in favore di una tappa con clima migliore, ma poi ho pensato che la possibilità di andare in Amazzonia non capita poi tanto spesso nella vita. Ho deciso di rischiare, e ho fatto benissimo! Il meteo è stato variabile e con qualche acquazzone, ma nessuna delle attività ne ha risentito. Inoltre la maggior parte delle sistemazioni mette a disposizione degli stivali da pioggia da utilizzare durante le escursioni per affrontare al meglio il terreno fangoso.
Le zanzare
L’unico lato negativo è stata la quantità di zanzare, elevatissima. Eravamo dotati del repellente ad alta percentuale di DEET molto efficace che usiamo sempre, ma abbiamo totalizzato comunque un bel numero di punture. I consigli sono ovvi ma prendeteli più seriamente del solito: cospargete voi e i vestiti di repellente, coprite il corpo il più possibile, preferite indumenti chiari. Ci siamo anche vaccinati contro la febbre gialla, per l’Amazzonia è caldamente consigliato. Se visiterete la zona in luglio o agosto, la quantità di zanzare sarà inferiore perchè in quel periodo si rifugiano tra le fronde degli alberi.
Visitare l’Amazzonia in Colombia: come arrivare
Arrivare in Amazzonia colombiana è abbastanza semplice, un volo di circa due ore collega infatti la capitale Bogotà a Leticia, l’aeroporto di riferimento. I voli non sono frequenti e sono piuttosto costosi, vi suggerisco di monitorarli e prenotarli in anticipo. Considerate che Leticia è collegata unicamente con Bogotà, dunque se pianificate di raggiungerla da – o di lasciarla per – una città diversa, uno scalo sarà necessario.
Una volta raggiunta Leticia vi renderete conto che si tratta di una città abbastanza strutturata, con alloggi di vario genere e servizi. Il mio consiglio è però quello di non fermarvi qui, la vera Amazzonia richiede ancora uno sforzo, giustamente vuole farsi desiderare. Specifico anche che all’arrivo in aeroporto vi sarà richiesto di pagare un “contributo di ingresso” di circa 10 euro a persona.
Dove dormire in Amazzonia colombiana
La zona dell’Amazzonia colombiana con più concentrazione di alloggi è quella di Puerto Nariño, villaggio che sorge sulle rive del Rio delle Amazzoni e che dista circa due ore di navigazione da Leticia (dipende dalla compagnia). L’alternativa, altrettanto valida, è quella di dormire in una delle comunità locali, dove sono sorti alloggi e sistemazioni proprio per accogliere i turisti. In questo caso vi suggerisco di considerare le comunità localizzate prima di Puerto Nariño in modo da non trascorrere troppo tempo in barca, anche se definire la navigazione sul Rio delle Amazzoni un semplice trasferiemento è riduttivo, è stata un’esperienza molto emozionante.
A prescindere dall’alloggio che sceglierete, in entrambi i casi la prima cosa da fare sarà raggiungere il porto di Leticia dall’aeroporto o dal vostro alloggio, se avete raggiunto Leticia la sera precedente. In entrambi i casi la distanza è breve. Per quanto riguarda l’alloggio, la mia scelta è ricaduta su un eco-resort poco distante da Puerto Nariño e raggiungibile dall’attracco del villaggio con pochi minuti di barca. Il tratto da Leticia a Puerto Nariño sarà quindi quello pubblico (attenzione agli orari e ad incastrare tutto con il volo aereo), mentre l’ultimo piccolo tratto è gestito dall’alloggio.
Ci siamo trovati molto bene: l’immersione nella natura è completa, il contesto è meraviglioso ed il proprietario Carlos propone numerose attività. Vi suggerisco di farne il più possibile perchè solo attraverso queste esperienze conoscerete più sfaccettature di questa parte del paese. Non è un posto esplorabile in autonomia, i tour sono essenziali. Carlos vi supporterà anche nella prenotazione delle barche da Leticia e saprà consigliarvi su ogni aspetto.
Per quanto riguarda le sistemazioni, noi abbiamo optato per una camera con bagno privato. Quando poco sopra parlavo di limiti, mi riferivo anche al comfort degli alloggi. Aspettatevi soluzioni molto basiche, rumori notturni, sveglie all’alba e l’incontro con qualche insetto, abbastanza inevitabile anche se non drammatico (almeno nel nostro caso). Considerate anche che non c’è acqua calda e che l’elettricità non è disponibile 24/24 h, quindi consiglio di attrezzarsi con un power bank.
Quanti giorni trascorrere in Amazzonia colombiana
È una scelta soggettiva, ma la permenenza che consiglio è di tre giorni pieni, sufficienti per collezionare esperienze differenti ammortizzando la fatica del viaggio, che è un po’ macchinoso. Nulla vieta di fermarsi più a lungo, ma dipende sempre dagli interessi personali, dai giorni a disposizione e anche dallo spirito di adattamento. In Amazzonia si esce sicuramente dalla propria comfort zone, quindi non è detto che un soggiorno più lungo sia necessariamente migliore.
Due notti a Puerto Nariño ed una terza ed ultima notte a Leticia per noi sono stati un ottimo compromesso. Il primo giorno siamo atterrati a Leticia molto presto e questo ci ha consentito di sfruttare al meglio la giornata. Discorso simile per l’ultimo giorno: pernottando a Leticia abbiamo potuto prendere l’ultima barca in partenza da Puerto Nariño senza avere la preoccupazione di raggiungere l’aeroporto.
Assicurazione medica di viaggio
Nei viaggi intercontinentali per me l’assicurazione medica è irrinunciabile. A cosa serve? Vi viene in aiuto in scenari poco piacevoli ma, in modo molto sintentico, serve a coprire spese mediche (ma anche di rimpatrio e di interruzione del viaggio) nel malaugurato caso ne aveste bisogno.
In Europa infatti la nostra tessera sanitaria ci garantisce assistenza, ma fuori dal continente non è così e, senza un’assicurazione, potremmo essere costretti a spendere cifre davvero alte per essere assistiti in caso di necessità.
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Tour e attività in Amazzonia colombiana
Tra le attività offerte dal nostro eco-resort, ecco quelle che abbiamo scelto. Sono certa che cambino poco da un alloggio all’altro, potete quindi prenderle come riferimento a prescindere dalla sistemazione che sceglierete.
Giro in barca nel Lago Tarapoto
Quella del Lago Tarapoto è una zona protetta, fondamentale sia per la pesca delle comunità locali che per la biodiversità. Ospita moltissime specie di pesci, rettili, mammiferi ed uccelli, alcuni endemici di quest’area. Nei pressi del Lago Tarapoto abbiamo avuto la fortuna di avvistare i delfini rosa, che esistono solo qui.
Il giro in barca è stato meraviglioso, non solo per la visita al lago in sè ma anche per la navigazione nel ramo del fiume che lo collega al corso principale del Rio delle Amazzoni. Dalla barca abbiamo anche ammirato il tramonto più bello del nostro soggiorno in Amazzonia.
Visita alla comunità peruviana di San Antonio
Il secondo giorno in Amazzonia prevede il superamento del confine lungo il rio: andiamo in Perù! Sbarchiamo nella comunità di San Antonio, dove iniziamo una lunga e bella camminata guidata nella foresta che diventa particolarmente emozionante quando avvistiamo diversi bradipi, o meglio gli osos perezosos. Sono adorabili, ma avevate dei dubbi?
La giornata continua con pranzo e visita alla comunità, pranzo, avvistamento di un capibara e rientro con la barca. Esperienza bellissima che vi suggerisco di inserire nel vostro viaggio in Amazzonia colombiana.
Camminata nella Selva Primaria
Altra esperienza interessante è stata quella della camminata nella Selva Primaria. La foresta pluviale primaria si riferisce a una foresta che si è sviluppata naturalmente, senza intervento umano, mentre la foresta pluviale secondaria si rigenera dopo la deforestazione, sia per cause naturali che umane. Abbiamo esplorato la foresta partendo dalla comunità indigena di San Francisco, guidati dalla (mitica) signora Francisca che liberava il sentiero a colpi di machete.
Sono state tre ore di camminata impegnative, intervallate da racconti di leggende e storie locali sempre rigorosamente in Spagnolo. A questo proposito, ricordate che in Amazzonia è piuttosto complicato avere guide in Inglese, quindi è necessario un po’ di adattamento (ed immaginazione, a volte).
Per noi è stata una bella esperienza, ma se non vi sentite abbastanza in forma per tre ore di camminata – onestamente non è per tutti – potete tranquillamente chiedere di fare un percorso più breve.
Camminata notturna
La camminata notturna nella selva adiacente al nostro eco-resort è forse l’unica esperienza che, tornando indietro, non rifarei. Ma tutto dipende da quanto insetti e varie bestiole vi impressionino. A me abbastanza, quindi con questa passeggiata mi sono forse spinta un po’ troppo oltre, lo ammetto. Se siete meno impressionabili invece non dovete assolutamente perderla perchè i suoni (e gli incontri) che sperimenterete la notte appartengono davvero ad un mondo a parte.
Visita a Puerto Nariño
Come spiegavo poco sopra Puerto Nariño è il villaggio principale della zona e potete visitarlo tranquillamente in autonomia. È una piccola cittadina molto gradevole con tanti ristoranti, bar e servizi. Noi l’abbiamo visitata prima di riprendere la barca verso Leticia e vi suggerisco di non perderla!
Connessione internet nell’Amazzonia colombiana
L’itinerario in Colombia sarà ricco di tappe e spostamenti, sarà quindi sempre utile e sicuro avere piena connessione internet. Come potete immaginare, la connessione in Amazzonia non è garantita, ma è bene averla a disposizione.
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Spero che questo articolo vi fornisca tutte le informazioni di cui avete bisogno per pianificare il vostro viaggio in Amazzonia colombiana.
Per ogni dubbio o domanda, scrivetemi nei commenti.
A presto,
Martina
ciao,
i 3 giorni di tour in amazzonia li hai prenotati con chi? questa signora Francesca con quale tour operator lavora?
mi puoi lasciare il suo contatto grazie
Ciao Valentina,
come ho raccontato nell’articolo le attività sono state pianificate con lo staff dell’eco resort in cui abbiamo alloggiato.
Sicuramente Francisca non ha un contatto diretto per i turisti, non parla Inglese e vive in una comunità locale.
Martina